Si è chiuso il mercato invernale delle squadre di serie A. Con le big del campionato praticamente ferme, sono stati pochi i colpi che arricchiscono la qualità del torneo. A tenere banco sono soprattutto gli scontenti.

Tante trattative, moltissime voci, pochi acquisti. La Serie A è rimasta quasi immobile in questo mercato di gennaio: è il sintomo di un campionato che ha pochissimo potere di acquisto, ridotta a essere periferia del calcio europeo. Così, mentre la ricca Premier League spendeva e spandeva a piacimento, in Italia gli sforzi erano concentrati su campagne di “non indebolimento”, più che di rafforzamento.

In effetti, a guardare l’ammontare complessivo delle spese dei club di Serie A, si intuisce come sia stato uno dei mercati più poveri di sempre: poco più di 30 milioni di euro complessivi investiti in nuovi acquisti, la cifra più bassa per un mercato invernale dal 2005/06. Altri tempi, altre cifre in gioco. Soltanto dodici mesi fa, la Serie A metteva sul piatto circa 185 milioni di euro per la finestra di gennaio, un dato spinto al rialzo dall’affare Vlahovic alla Juventus. Nell’ultima stagione pre-Covid, il 2019/20, i club italiani avevano fissato un nuovo record, investendo quasi 235 milioni di euro. In pochi anni, tra spese sempre maggiori, indebitamenti, persino inchieste giudiziarie come quella relativa alle plusvalenze, la Serie A si è riscoperta al verde. Di fatto, otto squadre della ricchissima Premier League, da sole, hanno speso più dell’intera Serie A – e il Chelsea ha speso sette volte tanto.

I movimenti principali

Ci sono state squadre che hanno deciso di rimanere completamente ferme sul mercato, ed è il caso di tutte le big: l’Inter non ha effettuato movimenti, il Milan ha preso soltanto il portiere colombiano Vasquez, la Juventus si è limitata a cedere in prestito McKennie al Leeds e la Lazio ha prelevato il terzino Pellegrini in prestito dalla Juventus (era all’Eintracht in Germania). Il Napoli padrone del campionato, al momento con 13 punti di vantaggio sul secondo posto, ha puntellato la squadra con gli arrivi del terzino Bereszynski e del portiere Gollini. Due giocatori che andranno, di fatto, ad allungare la panchina degli azzurri.

Tra le formazioni di alta classifica, il colpo più interessante lo ha messo a segno la Roma, che si è assicurata il difensore Diego Llorente, in prestito dal Leeds. La Fiorentina ha prenotato per l’estate Sabiri dalla Sampdoria e ha chiuso per Brekalo dal Wolfsburg, già visto lo scorso anno in Serie A con il Torino, mentre proprio i granata hanno messo le mani su Ilic, uno dei centrocampisti più promettenti del campionato. Un altro acquisto interessante lo ha messo a segno l’Udinese con Thauvin, ex Marsiglia e Newcastle e campione del mondo nel 2018 con la Nazionale francese. Spezia e Sassuolo si sono arricchite con due cessioni pesanti: i liguri hanno ceduto per 25 milioni Kiwior all’Arsenal, gli emiliani hanno incassato 30 milioni dal Bournemouth per Traoré, sostituendolo con Bajrami dall’Empoli.

In coda, la Cremonese ha prelevato il difensore Ferrari dalla Samp e il centrocampista Benassi dalla Fiorentina per provare una rimonta salvezza che appare disperata. Anche la Sampdoria si trova in una posizione di classifica complicata, e dal mercato sono arrivati una serie di prestiti: Lammers in attacco, Nuytinck, Gunter e Zanoli per la difesa, Cuisance a centrocampo. La Salernitana ha acquistato a inizio mese il portiere Ochoa, uno dei pilastri della Nazionale messicana, e ha chiuso per Troost-Ekong (difensore) e Crnigoj (centrocampista).

Il mercato degli scontenti

Come dicevamo, più che una campagna di rafforzamento è stato un mercato per non indebolirsi. Molti club italiani si sono trovati in difficoltà nel trattenere i loro migliori giocatori. Per qualcuno si è arrivati a una rottura in casa: parliamo di Nicolò Zaniolo, ormai fuori dal progetto Roma. Il centrocampista della Nazionale è stato messo fuori rosa: i giallorossi volevano cederlo a titolo definitivo, ma l’unica offerta sostanziale era arrivata dal Bournemouth. Zaniolo ha prima rifiutato la destinazione, sperando in un interessamento dell’ultim’ora del Milan, poi ha accettato gli inglesi quando le possibilità di trasferimento si erano già chiuse. Difficile immaginare un reintegro del giocatore, anche vista la tensione con la tifoseria romanista.

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Un altro giocatore che vivrà l’ultima parte di stagione da separato in casa, pur rimanendo arruolabile, è Milan Skriniar: il difensore interista andrà in scadenza a giugno e ha confermato il passaggio al Psg dalla prossima stagione. L’Inter sperava di cederlo già a gennaio, per avere un indennizzo da parte dei francesi: l’accordo però non si è fatto, non permettendo così ai nerazzurri di monetizzare l’addio dello slovacco. Skriniar, peraltro, non è andato nemmeno in panchina nella gara di Coppa Italia contro l’Atalanta.

Nella metà rossonera di Milano, invece, tiene banco il caso Leao: il portoghese va in scadenza alla fine del prossimo anno, e la dirigenza rossonera è da tempo al lavoro su un possibile rinnovo di contratto. La Gazzetta ha scritto di tensioni tra le due parti, con il giocatore che vorrebbe abbassare l’ammontare della propria clausola di rescissione per agevolare un’eventuale partenza. Milan e giocatore hanno smentito le ricostruzioni del quotidiano, ma è certo che, in caso di mancato rinnovo, per Leao si andrà verso un addio al Milan in estate.

L’ultimo giorno di mercato è stato infuocato anche per la Fiorentina, con il Barcellona che ha messo in atto uno spietato corteggiamento per Amrabat: no tassativo dei viola, nonostante il giocatore accettasse di buon grado il passaggio in blaugrana. Il marocchino non è stato convocato per la sfida di Coppa Italia contro il Torino.

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