Arrestate due delle tre figlie della vigilessa scomparsa a maggio scorso. Il corpo venne trovato verso metà agosto in un torrente nel Bresciano.
ARRESTATE DUE FIGLIE ED IL FIDANZATO DELLA MAGGIORE
È notizia di questa mattina l’esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura di custodia cautelare in carcere per due delle figlie di Laura Ziliani, ex vigilessa uccisa a maggio. Oltre alle due ragazze di 26 e 19 anni, è stato arrestato anche il fidanzato della maggiore.
L’arresto è avvenuto a seguito delle indagini e delle numerose incongruenze nelle testimonianze dei tre che insistevano sul fatto che la donna potesse avere avuto un incidente o un malore durante un’escursione in montagna. I carabinieri si sono sempre dimostrati piuttosto scettici portando i sospetti su di loro sin dal principio delle indagini.
Sin da giugno sia le due sorelle che il fidanzato sono stati iscritti sul registro degli indagati con l’accusa di omicidio. A questo si aggiunge l’aggravante della parentela stretta e occultamento di cadavere.
COME SI SONO SVOLTI PROBABILMENTE I FATTI
Si pensa che la donna sia stata uccisa all’interno delle mura domestiche e poi abbandonata in un imprecisato luogo in montagna.
L’8 maggio attorno alle 12 due delle tre figlie contattano i carabinieri sostenendo che la madre, uscita alle 7 del mattino, poteva avere avuto qualche problema durante una passeggiata in montagna visto che sarebbe dovuta rientrare verso le 10. Subito dopo l’allarme sono cominciate le ricerche per ritrovare la signora.
Ciò che ha destato più sospetti è stata proprio la chiamata ai carabinieri, avvenuta troppo presto per destare una reale preoccupazione. Altro campanello d’allarme è stato il ritrovamento del cellulare in cantina, cosa strana visto che la donna non lo lasciava mai, soprattutto per recarsi in montagna.
Il ritrovamento di alcuni oggetti in posto completamente sbagliati rispetto al racconto delle figlie avrebbero poi portato la totalità delle indagini proprio verso i tre attuali indagati. È stato proprio il ritrovamento del cadavere a dare conferme agli inquirenti. I vestiti erano completamente incompatibili con i racconti delle figlie.
Sono in corso ancora le indagini e l’esame autoptico per valutare possibile avvelenamento.
IL MOVENTE
Il gip sostiene che l’omicidio è stato volontario ed a lungo premeditato, organizzato per depistare le indagini il più possibile.
La motivazione è economica. Laura Ziliani possedeva un vasto patrimonio immobiliare e i tre miravano proprio a quello.
È incredibile pensare a come delle figlie possano togliere alla vita alla propria madre e per cosa? Per denaro. Recitare freddamente in televisione la parte delle figlie disperate ed affrante è stata poi la recita che nessuno di noi avrebbe mai voluto vedere.
Vi aggiorneremo con il proseguo delle indagini.