Tempi duri per chi fa pipì in mare. Come riporta “Europa Today”, l’amministrazione di Vigo, nella regione nord-occidentale della Galizia, in Spagna, ha deciso di usare il pugno di ferro vietando “l’evacuazione fisiologica sulla spiaggia o in mare”. L’amministrazione ha approvato una legge che detta una serie di regole da osservare in spiaggia, anche se ancora non è chiaro chi controllerà che tali regole vengano rispettate. I trasgressori saranno puniti con una multa di 750 euro.

Gli altri divieti del codice della spiaggia

Ma non finisce qui. Perché con un intervento più ampio, è stato vietato anche l’uso di sapone o shampoo in mare e il lavaggio di utensili da cucina in acqua. Il Consiglio comunale si è riservato il diritto di vietare il fumo per incoraggiare una vita sana e prevenire l’inquinamento costiero dovuto ai mozziconi di sigaretta.

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Il precedente

Vigo non è la prima città a vietare di urinare in mare. A precederla, vietandolo nel 2017, è stata la località di San Pedro del Pinatar a Murcia, nel sud-est della Spagna. Secondo il codice della spiaggia, sono vietati anche il nudismo, i racchettoni e la “prenotazione” di un posto in spiaggia lasciando un asciugamano. I nudisti che rifiutano di coprire le parti intime rischiano una multa fino a 750 euro. La sanzione per chi accende un barbecue o un fuoco può arrivare anche sino a 1.500 euro. A Barcellona, Malaga e Palma di Maiorca, chi cammina per strada in bikini (nel caso degli uomini, in costume da bagno senza maglietta, ndr.) può incorrere in una multa fino a 300 euro.

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