La ministra Daniela Santanchè annuncia a Roma nuove risorse per 1 miliardo e 380 milioni di euro utili a finanziare la ristrutturazione e riqualificazione di alcune strutture ricettive. Dal primo marzo 2023, alberghi, agriturismi, B&B, tra gli altri, potranno fare domanda per il contributo, mentre la documentazione sarà disponibile dal 30 gennaio 2023.
Il ministero del Turismo guidato da Daniela Santanchè realizza un nuovo fondo per le strutture ricettive relativamente alla loro ristrutturazione e riqualificazione. L’intervento è stato illustrato questa mattina nella sede del ministero del Turismo, a via Villa Ada 55, zona Nord della Capitale. Il fondo sarà dotato di risorse per 1 miliardo e 380 milioni di euro utili a finanziare gli interventi su alberghi, agriturismi, B&B e altre tipoolgie di strutture. Le domande potranno essere inoltrate a partire dal primo marzo 2023. Tempi certi: entro 40 giorni gli istituiti di credito che riceveranno domanda di finanziamento dovranno dare una risposta sulla fattibilità del progetto. Si tratta di una versione aggiornata del superbonus rivolte alle strutture alberghiere.
Santanchè: “Una misura senza precedenti”
“Nell’ambito del Pnrr Turismo oggi mettiamo in campo una misura che non credo abbia precedenti: una dotazione di 1 miliardi 380 milioni di euro per il turismo con il nuovo incentivo FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo) promosso dal ministero del Turismo e gestito da Invitalia“, annuncia nel corso della conferenza la ministra Santanchè. Dal 30 gennaio si apre l’apposita piattaforma per le richieste dove le imprese potranno scaricare tutta documentazione. La domanda potrà essere presentata online sul sito di Invitalia a partire dal primo marzo 2023. “Saremo molto attenti al rispetto delle tempistiche, il tempo per gli imprenditori è importantissimo” aggiunge.
Come funziona il fondo
Il fondo si rivolge tra gli altri ad alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, strutture ricettive all’aria aperta, porti turistici, imprese del settore fieristico e congressuale. Gli interventi previsti spaziano dalla riqualificazione energetica a quella antisismica alla rimozione delle barriere architettoniche passando per restauro, risanamento, digitalizzazione ma anche acquisto di arredi o realizzazione di piscine termali.
“Quello che è importante che questi soldi vadano alle imprese in tempi rapidi, è quello che ho chiesto ad Invitalia, ad Abi e a Cassa Depositi e Prestiti; di essere rapidi e veloci. Il turismo sta andando molto bene, nel 2023 sono sicura che raggiungeremo e supereremo i dati pre pandemia (siamo ancora sotto del 10%). Ma il turismo ha bisogno di servizi migliori, l’asticella è sempre più alta, misure migliori e digitalizzazione. Questa è una misura di leva finanziaria, a tassi agevolati e in parte a fondo perduto ed è il massimo che potevamo fare in questo momento. Vogliamo dire meno e fare di più”, prosegue Santanchè.
La ministra ha poi spiegato: “Si tratta di un fondo di 1 miliardo e 380 milioni. Era una misura che prevedeva uno stanziamento di 180 milioni (risorse Pnrr fondi Next Gen EU) ma che, grazie all’importante lavoro del ministero, è stato integrato con 600 milioni deliberati dal CIPESS concessi a CDP, ai quali si affiancano prestiti di pari importo e durata erogati dal settore bancario a condizioni di mercato”.