Gli stipendi più bassi aumentano grazie al taglio del cuneo fiscale introdotto dal governo Meloni. Previsto anche un ulteriore incremento grazie alla festività non goduta del primo gennaio, che è capitato di domenica.
La Manovra del primo governo Meloni ha confermato e ampliato il taglio del cuneo fiscale – la differenza tra il lordo e il netto in busta paga – deciso dall’esecutivo Draghi. Anche quest’anno è previsto il taglio del 2% per chi guadagna fino a 35mila euro lordi. Un ulteriore punto percentuale di aumento è destinato ai redditi fino a 25mila euro lordi.
Stipendi fino a diecimila euro lordi
Per i redditi sino a diecimila euro lordi all’anno, l’incremento sarà di quasi 13 euro mensili (per la conferma del taglio del 2% deciso dal governo Draghi) che si sommano ai poco più di 6 euro (per l’ulteriore sforbiciata dell’1%). Il totale? Quasi 20 euro mensili. Come calcolato da Il Sole 24 Ore, l’impatto delle due riduzioni su base annua è di 231 euro.
Chi guadagna 15mila euro lordi
Chi guadagna 15mila euro lordi avrà un salario più corposo grazie a due provvedimenti: la conferma del taglio voluto dal governo Draghi (che porta 19 euro) e i quasi 10 euro dell’ulteriore taglio. Il totale? 29 euro in più al mese e quasi 346 all’anno.
Il guadagno con 20mila euro lordi di stipendio
Guardando a una retribuzione lorda di 20mila euro, c’è la conferma del taglio del 2% che vale poco meno di 22 euro. Più i quasi 11 euro dell’ulteriore sforbiciata. Il dipendente avrà così 33 euro in più al mese, per un totale annuo di circa 395 euro.
Tra 25mila e 35mila euro di stipendio
Per chi guadagna più di 25mila euro e meno di 35mila euro lordi, ci sarà lo stesso incremento già registrato nel 2022. In particolare, per chi arriva a 35mila lordi il guadagno è di 33 euro mensili e di 394 euro all’anno. Lo stesso incremento di stipendio di chi ha un salario lordo di 20mila euro.
Festività non goduta
Il primo gennaio era un giorno festivo, ma quest’anno è caduto di domenica: il dipendente sarebbe stato a casa lo stesso. Di conseguenza, la busta paga verrà ingrossata da uno stipendio aggiuntivo per la cosiddetta festività non goduta. Tuttavia, non è automatico: è sempre bene verificare sul contratto collettivo nazionale se questa possibilità è prevista.