Abbiamo già scritto, in un altro nostro articolo, della fuga del tabaccaio di Napoli, ma come sta proseguendo la vicenda? Possiamo dirvi, cari lettori, che sembra quasi di assistere ad una commedia talmente l’episodio sta diventando surreale.

Vediamo meglio come si stanno svolgendo i fatti!

“QUEL TAGLIANDO È MIO, SONO IO LA VITTIMA”

Si difende così Gaetano Scutellaro, il famoso tabaccaio di Napoli, dopo essere stato fermato dalle forze dell’ordine in procinto di imbarcarsi per le Canarie. L’uomo avrebbe sostenuto che il biglietto lo aveva acquistato in precedenza e che l’anziana donna lo avesse derubato al momento del ritiro della vincita.

Nel frattempo, l’Agenzia Dogane e Monopoli ha avviato la procedura di sospensione della licenza per il locale mentre, nel frattempo, viene bloccata anche la possibilità di riscuotere la vincita dato che Scutellaro avrebbe nascosto, inizialmente, il biglietto.

LE MOTIVAZIONI DELLA FUGA

Se il biglietto era davvero suo, perché fuggire vi starete chiedendo. Ebbene, l’uomo ha sostenuto di voler fuggire all’estero perché spaventato per la sua incolumità dopo la grossa vincita.

Un’altra dichiarazione di Scutellaro, ai limiti dell’assurdo, è che lui non sarebbe il tabaccaio dell’attività ma solo “l’ex marito della titolare” con la quale non è più in buoni rapporti.

L’uomo afferma di aver fatto acquistare da un conoscente il biglietto e che avrebbe chiesto all’anziana di ritirare la vincita credendo che, questa, ammontasse a 500 euro e non 500mila.

In un secondo momento la donna sarebbe uscita dalla tabaccheria per riconsegnare il tagliando a Scutellaro dicendogli che la vincita doveva essere ritirata in banca. Il tabaccaio avrebbe quindi ripreso il biglietto per recarsi, con lo scooter, a prendere la sua vincita.

Un controsenso quindi. Una tesi totalmente contraria rispetto a quella sostenuta inizialmente del tentato raggiro della donna.

IL RITROVAMENTO DEL BIGLIETTO DELLA DISCORDIA

Dopo aver proseguito le indagini le forze dell’ordine avrebbero finalmente scoperto dove era stato nascosto il biglietto, ovvero in una banca di Latina dove Scutellaro avrebbe avuto anche il tempo di aprire un conto a suo nome dove far versare l’importo.

Il biglietto è stato, ovviamente, sequestrato.

AGGIUNTA LA TENTATA ESTORSIONE ALLE ACCUSE

L’uomo è stato accusato di furto aggravato ma, a quanto pare, secondo le ricostruzioni, si sarebbe aggiunta una nuova accusa, quella di estorsione.

Si apprende dalle indagini, infatti, che Scutellaro avrebbe richiesto alla signora una certa somma di denaro per la restituzione di parte dell’importo vinto.

Una buglia dietro alle quali si farebbe davvero fatica a credere. Per il signor Scutellaro le cose non si stanno affatto mettendo bene e noi non vediamo l’ora di sapere come proseguirà la vicenda.

Vi teniamo aggiornati!