Standard & Poor’s conferma il rating dell’Italia con valutazione BBB e mantiene l’outlook stabile. Lo stesso giudizio era stato dato da Fitch lo scorso novembre.

Nessun peggioramento, nessun miglioramento. Standard & Poor’s, una delle tre maggiori agenzie di rating, ha confermato il rating dell’Italia con valutazione BBB e mantenuto l’outlook stabile. Lo scorso novembre, una valutazione identica era arrivata da Fitch.

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La valutazione di S&P

L’aspettativa dell’agenzia di rating è che il debito pubblico dell’Italia in rapporto al Pil diminuirà nel 2023-2026, con la ripresa della crescita economica il prossimo anno, sostenuta dagli investimenti dell’Ue, dalla domanda esterna e dalla stabilizzazione delle ragioni di scambio. Più nel dettaglio, si ritiene che “la crescita economica rallenterà nel 2023 con l’inflazione e la stretta delle condizioni di credito, prima di recuperare nel 2024“. S&P prevede anche un Pil in aumento dello 0,4% quest’anno dopo il +3,7% del 2022 e nota che “le famiglie hanno assorbito la maggior parte dei risparmi accumulati durante la pandemia”.

E ancora: “Il pacchetto di sostegno all’energia, stimato al 2% del PIL per l’intero anno, attutirà solo in parte il conseguente impatto sui consumi privati, che con circa il 60% del Pil è un fattore chiave per la crescita. Inoltre, le recenti modifiche al regime Superbonus ne limiteranno l’adozione e smorzeranno la performance del settore. Prevediamo inoltre un rallentamento delle esportazioni nette, comprese le entrate del turismo, data la stagnante crescita dell’eurozona, che S&P Global Ratings prevede allo 0,3% nel 2023″. 

Per quanto riguarda l’approccio del governo, Standard and Poor’s rileva che “la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha perseguito un approccio moderato e pragmatico nei confronti dell’Europa e della politica fiscale, esemplificato dall’approvazione della finanziaria 2023, che ha mantenuto una certa prudenza fiscale, in linea con il suo predecessore Mario Draghi“.

Fonte Agi

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