Al secondo posto tra i fattori che determinano l’acquisto di un libro ci sono i social network: Instagram e Facebook, in particolare. Secondo una ricerca di Aie, a essere più influenzabili sono le persone giovani.
Nella ricerca presentata a Più libri più liberi – Fiera nazionale della piccola e media editoria (in programma fino all’11 dicembre alla Nuvola a Roma) organizzata da Aie, associazione italiana editori, si è discusso dell’influenza dei social network negli acquisti.
I fattori che incidono nell’acquisto di un libro
Al primo posto, per il 17% dei lettori, tra ciò che influisce sulle scelte delle letture c’è lo sconto. Le segnalazioni sui social network sono il secondo fattore che influenza l’acquisto di libri per il 14% dei lettori. Dopo sconti e social network, i fattori che più influenzano l’acquisto di libri sono l’esposizione in libreria (10%), le classifiche sui siti di e-commerce (6%), le recensioni-interviste sui giornali (5%) le interviste radiofoniche e televisive agli autori (5%), i consigli dei librai (4%) a pari merito con gli algoritmi di segnalazione dei siti di e-commerce.
Per quanto riguarda i social in particolare, l’8% dice di essere influenzato soprattutto da segnalazioni di amici e personaggi pubblici non direttamente legati al mondo del libro, il 6% dai canali social degli editori, il 4% da influencer di settore.
I lettori più influenzabili
Se guardiamo al genere dei lettori, le donne si dicono più spesso influenzate dai social (16%) degli uomini (13%). Nelle fasce d’età, tra i 18-24 anni c’è la maggiore influenza (22%), che poi decresce all’aumentare degli anni. Rimane comunque in una fascia tra il 15% e il 13% fino ai 64 anni, per poi scendere all’11%.
I social in cui ci si lascia condizionare
Nella classifica dei social network, all’interno del 14% di lettori/acquirenti che si dicono influenzati, dominano Instagram (54%) e Facebook (53%), seguiti da Youtube (29%), Tik Tok (26%) e Twitter al 14%. Su TikTok da tempo esiste BookTok, sottocomunità dell’app incentrata su libri e letteratura. Che si tratti di Instabookers o BookTokers e tanto altro, i creator realizzano video in cui recensiscono e discutono sui libri che leggono.
Aie: “Per gli editori essere sui social è indispensabile”
“I social network sono una realtà oggi diffusa in tutte le fasce d’età e, per quanto riguarda l’editoria, un fattore di potenziamento di quello che è sempre stato un metodo molto efficace di promozione dei titoli, ovvero il passaparola. Non è un caso, infatti, che i consigli più seguiti siano proprio quelli degli amici e conoscenti. Allo stesso tempo, per gli editori essere presenti sui social e seguirne l’evoluzione è indispensabile” ha spiegato Cristina Mussinelli, dell’ufficio studi Aie.
“La democratizzazione della comunicazione che i social network consentono ha permesso a molti piccoli e medi editori di raggiungere nuovi pubblici, coltivando nicchie di lettori e di mercato prima difficilmente raggiungibili”, ha aggiunto il vicepresidente di Aie e presidente del gruppo piccoli editori Diego Guida. “Allo stesso tempo, le recenti evoluzioni dei social network obbligano anche in questo campo a investire per guadagnare visibilità, con risorse che non sempre sono nella disponibilità delle case editrici più piccole”.
Fonte Adnkronos