Lo sciopero generale proclamato per oggi coinvolgerà diverse categorie: non sarà garantito il trasporto pubblico e privato in molte città d’Italia, ma con “modalità territoriale”. Anche Trenitalia e Italo aderiranno alla mobilitazione, così come il settore della scuola e della sanità. Tra le motivazioni, oltre alle rivendicazioni nei singoli settori aderenti, anche la protesta contro le posizioni del governo nella gestione della guerra in Ucraina.

Quello di oggi sarà un venerdì di disagi in tutta Italia, per pendolari e non solo, a causa dello sciopero generale che coinvolgerà il trasporto pubblico e privato, il comparto della scuola e quello della sanità, anche se restano garantiti alcuni servizi e fasce orarie.

Lo sciopero è stato proclamato dalle sigle sindacali Cub Trasporti, Cobas e Usb Lavoro, Al-Cobas, Cub-PI, Fao, Lmo, Sgc, Slaiprolcobas e Soa. Oltre alle richieste sul rinnovo del contratto collettivo nazionale autoferrotranvieri, alla base dell’agitazione sindacale e delle manifestazioni previste per questa mattina – riunite sotto lo slogan “Se non ora quando: contro una politica e un’economia di guerra che taglia salari e diritti” – ci sono anche le proteste contro “il militarismo del governo” nella linea adottata in merito alla guerra in Ucraina.

Mezzi pubblici, la situazione città per città

Lo sciopero interesserà tutti i trasporti, dai mezzi pubblici agli aerei. Nello specifico, per il trasporto pubblico locale lo sciopero è di 24 ore, ma “con modalità territoriali”, cioè secondo condizioni diverse da Regione a Regione.

Hanno aderito allo sciopero anche i lavoratori delle aziende di trasporto pubblico come Atac a Roma e Atm a Milano. Nello specifico, nella Capitale potranno dover fare i conti con ritardi o tratte annullate i pendolari di bus, tram, metropolitane e delle ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle, Roma-Civitacastellana-Viterbo e della Roma Tpl. Lo scioperò inizierà alle 8 per concludersi a fine servizio con l’unica eccezione della fascia garantita tra le 17 e le 20. Nel resto del Lazio, potranno scioperare anche gli autisti delle linee Cotral, dalle ore 17 alle 20.

Meno grigia la situazione per Milano, dove resta garantita la metropolitana (solo dopo le 18 potrebbero verificarsi dei disservizi). Discorso diverso per bus, tram e filobus, che, invece, potrebbero non essere garantiti dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18.

Sempre al Nord, tirano invece un respiro di sollievo i torinesi che proprio in questi giorni, dal 19 al 23 maggio, sono alle prese con il Salone del libro. A Torino infatti l’azienda dei trasporti pubblici Gtt ha comunicato che non aderirà allo sciopero, perché – ha comunicato – si è detta soddisfatta dal rinnovo contrattuale raggiunto pochi giorni fa.

A Napoli invece l’azienda Eav ha comunicato di non aderire allo sciopero e non ci sono avvisi da parte di Anm, quindi dovrebbero essere regolari per tutta la giornata bus, metro linea 1, tram, funicolari, Circumvesuviana e Cumana.

Tra le altre città dove i trasporti pubblici non saranno garantiti ci sono anche Messina, Palermo, Catania, Cagliari, Bologna, Venezia, Firenze, Pisa, Torino, Genova, La Spezia, Reggio Emilia, Trieste, Bergamo e Taranto.

Treni, aerei e navi

Dalle ore 21 del 19 alle ore 21 del 20 maggio aderirà allo sciopero anche Trenitalia, ma restano garantiti i servizi essenziali dalle ore 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Inoltre, l’azienda ha fatto sapere che l’agitazione sindacale non influirà sulla circolazione dei treni a lunga percorrenza. Possibili disagi potrebbero esserci invece per i viaggiatori Italo, fatta eccezione per le tratte garantite, comunicate dall’azienda sul sito ufficiale.

Per quanto riguarda il trasporto aereo, Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha comunicato che non subiranno variazioni i voli nelle fasce di tutela, cioè dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21. Stop di 24 ore, da un’ora prima della partenza, del personale marittimo sulle tratte che interessano le isole maggiori. Anche per le isole minori lo sciopero sarà dalle 00.01 alle 24. Si ferma anche il personale delle autostrade, dalle 22 del 19 maggio alle 22 del 20 maggio.

Scuola, sanità e Inps

Anche la scuola domani vivrà una giornata di agitazioni. La mobilitazione interesserà i docenti, il personale Ata e quello educativo delle scuole statali di ogni ordine e grado. Anche il settore della sanità ha aderito, ma restano garantiti i servizi di assistenza sanitaria d’urgenza, così come le prestazioni di terapia intensiva e tutto ciò che è legato alle urgenze, pronto soccorso e 118 inclusi. Non si escludono infine adesioni anche tra i dipendenti Inps.

Le rivendicazioni dei sindacati

I sindacati del trasporto pubblico locale Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferrotranvieri spiegano che “il contratto collettivo nazionale autoferrotranvieri internavigatori è scaduto da troppo tempo e tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore meritano l’immediato rinnovo del Ccnl con il miglioramento delle condizioni di lavoro, l’adeguamento del salario e il riconoscimento della professionalità di una categoria che non si è mai fermata durante la pandemia”.

Tra i principali problemi lamentati dai sindacati del settore ci sono le difficoltà delle aziende a reperire autisti. Una situazione che a quanto pare rimane senza soluzione, nonostante – denunciano le sigle – cinque scioperi: “Le associazioni datoriali Agens, Asstra e Anav non hanno dimostrato alcuna forma di attenzione con una convocazione o una proposta e non c’è stato nessun intervento risolutivo da parte delle istituzioni”. L’obiettivo, concludono i sostenitori della mobilitazione, è “l’effettivo riconoscimento della dignità del lavoro nel settore e un giusto rinnovo contrattuale“.

Alle motivazioni strettamente lavorative si aggiungono le critiche “contro il militarismo del governo italiano – scrivono i sindacati – che invia armi nel conflitto ucraino scaricando i costi su cittadini e lavoratori“, motivo per il quale i sostenitori della manifestazioni chiedono “l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e la sua smilitarizzazione con il ritiro immediato di tutti gli eserciti”.

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