Ancora un omicidio nella zona del paese ligure. Dopo la prostituta albanese Nevila Pjetri, questa mattina è stato rinvenuto anche il cadavere di un trans a Bozi. Al momento gli inquirenti non escludono che i due delitti siano collegati.

La ricostruzione dei fatti

Il ritrovamento del corpo della vittima è avvenuto nella zona di confine tra Liguria e Toscana, dove il fiume Magra collega le province di La Spezia e Massa-Carrara. Secondo quanto riferisce La Nazione, le forze dell’ordine di Sarzana hanno trovato in località Bozi il cadavere di un trans ucciso con colpi d’arma da fuoco. La scoperta arriva a circa tre giorni di distanza da quella del corpo di Nevila Pjetri. La donna, prostituta albanese di circa 35 anni, è stata trovata morta domenica 5 giugno vicino al greto del torrente Parmignola, a Marinella di Sarzana.

I media locali puntualizzano che l’area, solcata da piccoli corsi d’acqua che affluiscono nel Magra, è solitamente molto frequentata da prostitute, trans e dai loro clienti. Anche per il secondo cadavere, secondo quanto riferito dai carabinieri, non si escludono possibili collegamenti con il mondo del sesso a pagamento.

Un uomo residente in provincia di Massa è stato fermato in connessione all’omicidio di Bozi. Sul corpo della trans sono stati rilevati segni di violenza, oltre che tracce di sangue all’interno di un’auto trovata dai carabinieri a poca distanza dal suo cadavere. Gli inquirenti al momento non escludono che il delitto sia collegato alla morte di Nevila Pjetri.

Sulle circostanze del suo assassinio potranno emergere nuovi dettagli grazie all’autopsia prevista per oggi. Le forze dell’ordine stanno intanto esaminando i filmati delle telecamere stradali e i tabulati telefonici della vittima. Nevila, secondo quanto appreso finora, sabato sera ha raggiunto in macchina la zona di Marinella di Sarzana dove era solita prostituirsi. Altre donne che erano con lei l’hanno poi vista salire a bordo di un’auto, senza che facesse più ritorno.

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