Paura nella notte a Qualiano, nell’hinterland di Napoli, dove un uomo ha prima rubato la pistola di una guardia giurata e poi ha fatto fuoco su alcune persone all’esterno di un bar, ferendone quattro. L’autore della sparatoria è stato poi arrestato dai carabinieri, che stanno cercando di capire le motivazioni del “pistolero”, oltre a ricostruire meglio l’esatta dinamica del tutto. L’uomo identificato è stato poi sottoposto a fermo per tentato omicidio plurimo, detenzione e porto di arma comune da sparo e rapina aggravata, emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord. Sul posto sono stati rinvenuti anche 6 bossoli calibro 9 x 21 dai carabinieri.
Prima la rapina, poi gli spari: 4 in ospedale, 2 sono gravi
La vicenda è accaduta a pochi minuti dalla mezzanotte su via Rosselli, nel centro di Qualiano. Qui una guardia giurata è stata prima aggredita e minacciata con un coltello di consegnare la pistola, poi lo stesso autore della rapina in sella ad una bicicletta elettrica ha raggiunto il bar “Nirvana Spritz” poco distante, aprendo il fuoco contro alcuni ragazzi che si trovavano all’esterno. Quattro i giovani raggiunti dai proiettili: due sono in prognosi riservata ed in pericolo di vita, un terzo è stato operato chirurgicamente e rimane sotto osservazione, il quarto se l’è cavata con ferite di poco conto ed è stato dimesso poche ore dopo. I quattro feriti sono N.D.P. (classe 2002, di Villaricca), M. D. P. (classe 2004, di Mugnano), B.F. (classe 2004, di Napoli) e C.D.A. (classe 2003, di Mugnano).
Indagini lampo dei carabinieri, arrestato un 37enne
I carabinieri di Qualiano, assieme ai colleghi di Giugliano, sono subito intervenuti riuscendo ad identificare in poche ore l’uomo che si sarebbe reso protagonista della sparatoria. Si tratterebbe di M.B., già noto alle forze dell’ordine, un 37enne di Torre Annunziata. Questa mattina attorno alle 6.30 i carabinieri lo hanno raggiunto e arrestato: deve rispondere di tentato omicidio plurimo, detenzione e porto di arma comune da sparo e rapina aggravata. Indagini che proseguono però per capire se l’uomo avesse motivi di astio con i giovani feriti, oppure se si sia trattato di un gesto dovuto ad altro tipo di situazione. Da chiarire nei dettagli anche la dinamica esatta che ha portato al ferimento ed ricovero dei quattro giovani, due dei quali ancora in pericolo di vita.
Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa