Questo Green Pass non s’ha da fa! È questo il pensiero comune di una buona fetta di popolazione italiana.
Il Green Pass divide gli animi e questo è un punto fermo sin da quando la certificazione verde era a malapena una proposta. Dopo l’estensione avvenuta il primo settembre, e quella prevista dal 15 di ottobre, le proteste si sono fatte, però, sempre più serie arrivando addirittura ad una raccolta firme per poterlo eliminare del tutto.
COS’HA SCATENATO LA RICHIESTA DI REFERENDUM
L’estensione del Green Pass ha inglobato una moltitudine di lavoratori nell’ambito scolastico, sanitario e pubblico oltre che per colf e collaboratori domestici. Sono stati inseriti nell’obbligo anche i genitori che devono prendere i figli a scuola (di qualsiasi grado) o che aiutano i più piccoli (nido e materna) nella sezione armadietti.
Da metà ottobre si prevede un obbligo della certificazione per tutti i dipendenti, sia pubblici che privati oltre che per le Partite Iva. Sono esclusi i lavoratori da casa ovviamente.
Questo ingrandimento dell’obbligo viene visto, dai più, come un atto discriminante da chi ha dei dubbi sulla vaccinazione o, peggio, paura.
COSA RICHIEDE LA RACCOLTA FIRME
Per prima cosa è necessario raccogliere 500mila firme per poter richiedere il Referendum. Le firme devono essere raccolte entro 30 giorni (salvo deroghe di al massimo un mese) e verranno poi depositate all’Ufficio centrale presso la Cassazione.
L’ostacolo più grosso che verrà affrontato è l’ammissibilità della Corte costituzionale, cosa che potrebbe far arenare il progetto in tempi relativamente brevi.
Se la raccolta dovesse passare si andrebbe al voto tra aprile e giugno del 2022, periodo nel quale, ovviamente, non sapremo se il Green Pass sarà ancora richiesto.
I promotori dell’iniziativa sono Olga Milanese (avvocato), Luca Marini (docente di diritto alla Sapienza) e Francesco Benozzo (professore di filologia). I garanti al progetto sono invece Carlo Freccero (giornalista) e Paolo Sceusa (magistrato).
NON SOLO CONTRARI AL VACCINO
Sebbene possa sembrare strano non sono solo i cosiddetti no-vax ad essere contrari al Green Pass ma anche una buona parte di vaccinati che, quindi, non avrebbero di che temere dalla certificazione.
Viene considerato un modulo contraddittorio che prevede delle restrizioni non su basi scientifiche. Chi invece è contrario alla vaccinazione lo vede come un atto coercitivo.
Voi cari lettori cosa ne pensate? Aderirete alla raccolta firme o trovate il Green Pass come la scelta migliore per arginare il più possibile la pandemia? Fatecelo sapere nei commenti!