Ha offerto del denaro ad un carabiniere per evitare una denuncia sulla sua attività di prostituta ma le è andata male ed è stata rinviata a giudizio con l’accusa di istigazione alla corruzione.
I fatti oggetto del procedimento risalgono all’11 maggio 2020 quando la donna, L.C, 50 anni, nazionalità cinese ma residente ad Aprilia, è incappata in un controllo dei militari dell’Arma all’interno dell’appartamento dove si prostituiva: spaventata da possibili conseguenze penali ha tentato di convincere il carabiniere a chiudere un occhio offrendogli 50 euro. L’offerta è stata rifiutata e per lei è scattata una denuncia che è andata avanti e ieri mattina è approdata in sede di udienza preliminare.
Il gup Mario La Rosa, al termine della camera di consiglio, ha accolto la richiesta del pubblico ministero rinviando a giudizio la donna: il processo nel quale dovrà rispondere di istigazione alla corruzione per avere offerto denaro ad un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni con l’obiettivo di omettere un atto del suo ufficio e adottare dunque un comportamento contrario ai suoi doveri vale a dire quello di presentare un regolare rapporto sulle violazioni di legge commesse inizierà il 21 dicembre 2023 davanti al terzo collegio penale del Tribunale di Latina.
Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa