E’ stato denunciato per gli spari nel Parco delle Cascine di Firenze ma poi è stato anche arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, il poliziotto 47enne in forza alla questura del capoluogo toscano su cui i carabinieri stanno svolgendo indagini dopo l’episodio di stamani.
L’agente nel pomeriggio è stato perquisito nella sua abitazione e gli sono stati sequestrati sia la pistola, sia un coltello da cucina.
In quei momenti, sia lui sia la compagna avrebbero reagito in modo ostile e violento alla perquisizione, anche in presenza del magistrato di turno, e sono stati entrambi arrestati per resistenza. Una donna carabiniere è rimasta pure ferita per le loro intemperanze (ha avuto quattro giorni di prognosi), inoltre sono stati chiamati altri agenti di rinforzo.
Il poliziotto 47enne e la compagna, una 45enne, ora sono ai domiciliari e domani ci sarà l’udienza di convalida in tribunale. Invece, per quanto riguarda lo sviluppo delle indagini dell’Arma sull’episodio alle Cascine, da ulteriori ricostruzioni emerge che l’agente si sarebbe scontrato per una lite con un africano del Gambia e lo avrebbe ferito al volto con il coltello da cucina e poi avrebbe pure estratto la pistola e sparato un paio di volte. La ricostruzione è ancora in corso per determinare il movente e la dinamica dell’azione. Quanto ai colpi di pistola, non ci sono stati feriti. La denuncia a piede libero è scattata a carico dell’agente sia per aver sparato in un luogo pubblico sia per le lesioni all’immigrato, che ha avuto un referto medico di sette giorni per la guarigione. La lite c’è stata vicino alla fermata del tram delle Cascine. Quell’area del parco è molto frequentata da immigrati, in particolare del Gambia, e ci sono polemiche per i fenomeni di degrado e spaccio di droga che da tempo ormai hanno trovato una base consolidata nel parco.
Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa