Previsti per marzo l’aumento delle pensioni di alcune categorie di ex lavoratori, introdotto dall’Inps per contrastare l’inflazione, e quello dell’assegno unico universale, il sussidio dedicato alle famiglie con figli. Cambiano anche le domande per divorzi e separazioni. Si torna all’ora legale. Ecco tutte le novità in arrivo.
Pensioni in aumento: ecco per chi
A marzo alcune categorie di ex lavoratori vedranno aumentare le pensioni. A confermarlo è stato l’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) il mese scorso che, a partire dal primo giorno del mese, pagherà gli incrementi a chi riceve un assegno pari ad almeno quattro volte il trattamento minimo. Non solo, con gli aumenti di marzo verranno corrisposti anche gli incrementi arretrati relativi a gennaio e febbraio.
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Le novità previste per l’assegno unico universale
L’Assegno unico universale, il bonus destinato alle famiglie con figli entrato in vigore il primo marzo 2022, è stato previsto anche nella prima manovra dell’esecutivo Meloni. Sono state introdotte alcune novità, come, per esempio, l’aumento del 50% dell’assegno per le famiglie con quattro o più figli a carico. L’incremento entrerà in vigore a partire dal primo marzo. Ma per beneficiarne bisognava presentare la nuova Dichiarazione sostitutiva unica entro il 28 febbraio.
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Divorzi e separazioni: cosa cambia da marzo
Entrate in vigore a partire dal 28 di febbraio, le novità della riforma voluta dall’ex ministra della Giustizia Marta Cartabia sul processo civile si applicheranno alle cause che sopraggiungono dal primo marzo. La riforma porterà con sé novità importanti nelle procedure di divorzio con l’obiettivo di accorciarne tempi (come previsto anche dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr). La riforma prevede, tra le altre cose, la possibilità di presentare un’unica domanda e introdurrà, dall’autunno 2024, l’istituzione del tribunale di famiglia.
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Autenticazione a due fattori su Twitter a pagamento
Dal 20 marzo solo gli abbonati a Twitter Blue, il nuovo servizio opzionale previsto dal social, “potranno utilizzare i messaggi di testo come metodo di autenticazione a due fattori” per proteggere i propri account. Lo ha fatto sapere la società con alcuni tweet, informando che non sarà l’unica funzione a pagamento introdotta dal social network di proprietà del magnate statunitense Elon Musk.
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Cambia l’ora legale
A partire da domenica 26 marzo tornerà l’ora legale. Alle 2 di notte si dovranno spostare in avanti le lancette degli orologi. Si dormirà un’ora in meno, ma si avrà il vantaggio di avere più luce durante la sera. L’ora legale durerà fino al prossimo 22 ottobre, quando rientrerà in vigore l’ora solare. Una curiosità: il cambio dell’ora da solare a legale è stato introdotto durante la Prima e Seconda Guerra Mondiale per risparmiare energia, riducendo il consumo di elettricità. La misura è poi stata adottata definitivamente in Italia nel 1966, mentre dal 2018 si sta valutando la possibilità di abolire in Europa il cambio dell’ora.
Le scadenze fiscali previste per il mese di marzo
Nuovo mese, nuovi appuntamenti con il fisco. E il calendario delle scadenze da tenere a mente per il mese di marzo è abbastanza fitto. Si parte subito con il versamento dell’imposta di registro sui contratti di affitto, da pagare entro il 3 marzo, sia per quelli stipulati il primo febbraio che per i rinnovi a partire dalla stessa data. Il 16 invece i contribuenti Iva mensili dovranno fare il versamento Iva mensile di febbraio e, in unica soluzione o come prima rata, l’Iva relativa all’anno d’imposta 2022.
Nella stessa data scadono anche i termini per l’invio da parte dei datori di lavoro della certificazione unica 2023 all’Agenzia delle Entrate e per la consegna del documento al lavoratore. Scadenza anche per genitori e amministratori, che dovranno trasmettere all’Anagrafe Tributaria i dati riferiti alle spese sostenute per la frequenza degli asili nido pubblici e privati effettuati nel 2022, i primi, e quelli relativi agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuata sulle parti comuni di edifici residenziali, per i secondi.
Alla fine del mese, altre due date da segnare: i contribuenti che vogliono opporsi all’utilizzo dei propri dati nel 730 pre-compilato devono presentare domanda all’Agenzia delle Entrate non oltre il 20 marzo 2023, tramite il modello “Opposizione all’utilizzo dei dati delle erogazioni liberali per la dichiarazione dei redditi precompilata”; mentre entro il 31 gli enti non commerciali e i produttori agricoli devono inviare la dichiarazione mensile degli acquisti di beni e servizi da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato effettuati dagli enti non soggetti passivi Iva e dagli agricoltori esonerati.