Da ottobre 2023 scattano 10 euro di commissione sugli account che non hanno fatto acquisti negli ultimi 12 mesi. È quanto previsto dalle modifiche al contratto di utilizzo di PayPal in vigore dal prossimo 6 maggio. Chiediamo all’azienda un incontro per rivedere questa procedura ed evitare agli utenti di ritrovarsi addebiti imprevisti. Ecco cosa puoi fare; e se hai problemi, ci sono i nostri avvocati.
C’è chi lo usa per ogni acquisto online, chi lo usa solo quando non ci sono alternative e chi addirittura non ricorda neppure di avere un account attivo. Ecco, per questi ultimi sono in arrivo novità non proprio positive. PayPal infatti ha pubblicato nuove condizioni contrattuali, che entreranno in vigore il 6 maggio 2022, tra le quali la novità più importante è certamente la volontà di penalizzare gli account inattivi, con un prelievo di 10 euro per chi non utilizza il servizio per più di 12 mesi. Ma vediamo nel dettaglio le novità introdotte da questa modifica.
10 euro su conti inattivi: quando scatta
Una delle modifiche introdotte, come abbiamo visto, sarà di natura economica. Sarà infatti introdotta una tariffa per inattività per i conti che siano risultati inattivi per almeno 12 mesi consecutivi. Questo vale sia per conti personali, sia per i venditori. La tariffa inizierà a essere addebitata sui conti dei venditori da ottobre 2022 e sui conti personali da ottobre 2023. Quindi i consumatori hanno ancora tutto il 2022 e il 2023 per poter usare il conto PayPal ed evitare l’applicazione della nuova tariffa pari a 10 euro.
Addebiti indesiderati, il pericolo c’è
È bene ricordare che, come tutti gli strumenti di pagamento, anche per PayPal vale la regola secondo la quale le modifiche unilaterali devono essere comunicate ai clienti con un preavviso di almeno due mesi e in questo periodo di preavviso il titolare ha la possibilità di recedere dal contratto alle vecchie condizioni.
Tuttavia il rischio che qualcuno con un account che non usa (e che magari ha anche dimenticato di avere) si veda prelevare 10 euro dalla carta o dal conto collegati a PayPal è alto. Per questo abbiamo scritto a PayPal e chiesto un incontro per rivedere questa decisione prima che entri in vigore: occorre trovare una modalità per incentivare l’uso del servizio o la chiusura degli account inutilizzati da parte degli utenti, evitando però ai consumatori di ritrovarsi addebiti indesiderati per un servizio che non usano.
Ricordati in ogni caso che se dovessi ritrovarti un addebito nonostante il tuo account non sia affatto inutilizzato, puoi richiedere la consulenza gratuita dei nostri avvocati: ti aiuteranno a recuperare ciò che ti è stato addebitato ingiustamente.
Stop alla protezione sugli acquisti in criptovalute
Oltre alla commissione di 10 euro sui conti inattivi, nel cambio delle condizioni del servizio ci sono anche altre modifiche di tipo contrattuale, che ad esempio riguardano la Protezione vendite e il recesso. Nel caso in cui un cliente non riceva l’articolo acquistato con PayPal o sostiene di non aver autorizzato un pagamento, PayPal ha un sistema di Protezione che prevede il rimborso dell’importo della vendita. Copre le transazioni sia per beni materiali sia per biglietti, servizi e viaggi.
Dal 6 maggio 2022 questa protezione non varrà per l’acquisto di NFT (i beni immateriali acquistabili con criptovalute) di valore equivalente a più di 10.000 dollari. Verrà specificato meglio nelle condizioni contrattuali che i consumatori hanno a disposizione 14 giorni per esercitare il proprio diritto di recesso dalle condizioni d’uso quando sottoscrivono PayPal.
Cosa puoi fare
I titolari di conto PayPal stanno ricevendo in questi giorni comunicazione delle modifiche unilaterali all’indirizzo email utilizzato per aprire l’account. Se però non ricevi alcun tipo di comunicazione entro il 6 marzo (ovvero prima dei 2 mesi concessi dalla legge agli operatori per informare gli utenti delle modifiche contrattuali), puoi richiedere la consulenza gratuita dei nostri avvocati per sapere cosa si può fare.
Se invece hai ricevuto regolarmente la comunicazione di PayPal e pensi di non essere in grado di utilizzare il servizio con regolarità, puoi decidere di cancellare l’account e recedere senza alcuna penale: puoi farlo fino al momento in cui entreranno in vigore le modifiche (in questo caso il 6 maggio).
Altrimenti, se decidi di tenere attivo il tuo account, il nostro consiglio è quello di fare acquisti con PayPal da ottobre 2022 in avanti in modo che il tuo conto risulti attivo negli ultimi dodici mesi ed evitare così la nuova commissione di 10 euro che sarà applicata ai conti dei clienti a partire da ottobre 2023.
Infine, in caso di contestazioni ti ricordiamo che anche per PayPal vale la regola prevista per tutti i servizi di pagamento: bisogna fare un reclamo per iscritto a cui PayPal deve dare risposta entro 15 gg lavorativi. Se non arriva risposta o ne arriva una non soddisfacente si può fare ricorso all’ABF (l’Arbitro bancario e finanziario).