“Ddl Zan? Non mi pare così strano che ne abbiamo parlato, mi pare che lui sia colui che si è esposto pubblicamente sul tema“. Lo dice all’AdnKronos Matteo Salvini, salendo in macchina dopo un evento elettorale a Roma, rispondendo a chi gli chiede se al centro del vertice in Vaticano, di questo pomeriggio, con mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, ci sia stato anche un passaggio sul tema della legge di contrasto all’omofobia, al centro dello scontro politico nei mesi scorsi. Salvini non vuole aggiungere altro sull’incontro, che ribadisce “lungo, cordiale e positivo”. “Lascio che parlino loro – dice rivolto alle gerarchie ecclesiastiche – domani parlo io”.
Poi però la sottolineatura sulla legge sull’omofobia, in discussione al Senato, ricordando, implicitamente, come l’arcivescovo Gallagher sia stato colui che ha recapitato al nostro paese la nota ‘verbale’ che, lo scorso giugno, ha rappresentato a Roma i timori delle gerarchie ecclesiastiche sugli effetti della legge Zan.
Al termine del colloquio Salvini, rende noto poi la Lega in una nota, ha espresso “gioia e gratitudine” per la possibilità di un “confronto diretto che mi ha onorato”. Per il leader del Carroccio “c’è piena sintonia su vari temi, a partire dalla difesa della vita e della libertà in Afghanistan e non solo”.
L’INCONTRO
Il faccia a faccia tra il segretario della Lega, Matteo Salvini, e il ‘ministro degli Esteri’ Vaticano mons. Paul Richard Gallagher stasera in Vaticano è durato una cinquantina di minuti. A quanto apprende l’Adnkronos da fonti bene informate sull’incontro si è trattato di un incontro che continuerà anche nel prossimo futuro “con tappe importanti”.
L’incontro si è svolto in un clima di “grande cordialità”, a quanto riferiscono, e il ‘ministro degli Esteri’ Vaticano ha mostrato grande “disponibilità” nel trattare temi alti nel corso del faccia a faccia con Salvini.
L’Afghanistan è stato il tema principale ma, sempre a quanto riferiscono fonti bene informate, Salvini e Gallagher hanno parlato anche di corridoi umanitari, di aiuti alle famiglie in crisi messe ancora più in ginocchio dalla pandemia. Un colloquio che, a quanto riferiscono all’Adnkronos, non sarà un ‘unicum’ ma un “inizio di dialogo” che continuerà nei prossimi mesi anche se non sono state ancora fissate date.