PAPA FRANCESCO CI VEDE, MICA È ORBAN – DON FILIPPO DI GIACOMO: “PRIMA DI NATALE IL VICE PRIMO MINISTRO UNGHERESE ZSOLT SEMJÉN ERA A ROMA, UFFICIALMENTE PER PARTECIPARE A UNA RIUNIONE DELL’INCE, INIZIATIVA CENTRO EUROPEA DI DEMICHELIANA MEMORIA. IN REALTÀ, PER PORTARE IN VATICANO UN MESSAGGIO DA PARTE DI ORBÁN: PER QUANDO IL PAPA VERRÀ IN UNGHERIA, NON GLI CHIEDIAMO ENDORSEMENT DI ALCUN TIPO, MA NON VOGLIAMO CHE CI CREI UN PROBLEMA POLITICO…”
Filippo Di Giacomo per “il Venerdì di Repubblica”
Prima di Natale, il 19 dicembre scorso, il vice primo ministro ungherese Zsolt Semjén era a Roma, ufficialmente per partecipare a una riunione dell’Ince, Iniziativa centro europea di demicheliana memoria. In realtà, per portare in Vaticano un messaggio da parte di Viktor Orbán: per quando il Papa verrà in Ungheria, non gli chiediamo endorsement di alcun tipo, ma non vogliamo che ci crei un problema politico.
Il 12 settembre papa Francesco atterrerà a Budapest per il 52° Congresso Eucaristico Internazionale. Un evento che tra le finalità ha anche quella di «ricostruire l’identità della comunità cristiana, lavorare alla riconciliazione fra i popoli». Il Papa incontrerà il premier ungherese durante la cerimonia di benvenuto all’aeroporto.
D’altronde Orbán si dichiara un protestante affascinato dalla Chiesa Cattolica. Agli inizi della sua carriera politica come capo del movimento studentesco “Alleanza dei giovani democratici”, poi diventato il partito Fidesz, Viktor Orbán era un anticlericale viscerale, sarcastico verso le idee dei deputati cristiani, sempre pronto a stigmatizzare le presunte interferenze della Chiesa nella politica.
Per occupare, con un astuto calcolo politico, l’emisfero conservatore del Paese che nel 2010 gli ha regalato il premierato, è stato aiutato dal suo unico figlio maschio Gáspár, fondatore e santone di una chiesa chiamata Felház (casa a più piani), definita da lui e dai suoi seguaci «un luogo e un’opportunità per incontrare Gesù Cristo come è lui e come sei tu, perché Dio vuole che questa nazione diventi sua. Dio trasformerà questa città, questo Paese e l’Europa».
L’Ungheria ha profonde radici cristiane. Il primo re, Santo Stefano (1000-1038) introdusse il popolo ungherese nella comunità dei popoli cristiani d’Europa. Che ancora oggi sperano nella fraternità, nell’amicizia e nella solidarietà.
BERGOGLIO ALL UDIENZA GENERALE Papa Francesco 4 Papa Francesco