A solo poche ore dal suo approdo in Aula e dopo l’arrivo dei rilievi della Ragioneria generale dello Stato, si interrompe la discussione sulla legge di Bilancio. Insorgono le opposizioni, ma il governo è convinto che l’approvazione arriverà in tempi utili.

Si allungano i tempi per l’approvazione della Manovra. Il testo è tornato in commissione bilancio alla Camera solo alcune ore dopo il suo approdo in Aula giovedì mattina. Il passo indietro non è dovuto solo alla necessità di correggere una norma che stanzia 450 milioni per i Comuni, ma risulta senza coperture. La Ragioneria generale dello Stato ha infatti chiesto di apportare altre 43 correzioni.

Valanga di critiche dalle opposizioni

Al momento, la seduta in Aula risulta sospesa fino alle 17. Lo stop ha fatto insorgere le opposizioni, che accusano il governo di non lasciare tempo sufficiente al parlamento di discutere del provvedimento. “Se al parlamento togli la legge di Bilancio, diceva la Meloni contro il governo Conte, non c’è più democrazia del Parlamento”, ha affermato il leader di Italia Viva Matteo Renzi in un video. “Quando la legge di Bilancio la facevamo noi c’era il dibattito parlamentare. Qui no, lavorano di notte, last minute, tagliano i soldi ai giovani per darli ai presidenti delle società di calcio”.

Secondo il presidente del M5s, Giuseppe Conte, quello che sta succedendo con la manovra “è grave e indecente”, mentre per il segretario del Pd, Enrico Letta, dimostra che la coalizione di centrodestra mentiva quando diceva di essere pronta. “Non erano minimamente pronti. Questa è la legge di bilancio più pasticciata degli ultimi 20 anni, ancora adesso non sappiamo bene il testo che verrà votato”, ha attaccato.

La difesa del governo

L’esecutivo respinge le critiche. In un incontro coi parlamentari del suo partito, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha riconosciuto che sono stati giorni complessi e che ci sono degli aspetti che si possono migliorare. Tuttavia, ha aggiunto, “mi pare che rispetto a chi auspicava e prefigurava una partenza di questo Governo e di questa maggioranza come una catastrofe, tutto il racconto che è stato fatto contro di noi gli sta simpaticamente tornando indietro come un boomerang“.

Della stessa posizione anche il ministro dei Rapporti con il parlamento Luca Ciriani. Stiamo rispettando i tempi che ci siamo dati, c’è stato un piccolo contrattempo ad un errore tecnico, ma penso che la manovra entro la notte di domani o sabato mattina sarà approvata”. La Manovra deve essere approvata sia dalla Camera che dal Senato prima della fine dell’anno, pena il cosiddetto esercizio provvisorio. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, il via libera da parte di Montecitorio non arriverà prima della tarda mattinata di sabato 24 dicembre.

La discussione sugli emendamenti

I tempi ristretti per discutere la manovra in Aula non sono l’unico motivo di scontro tra il governo e le forze di opposizione. Nelle ultime ore è finito al centro della polemica anche su un emendamento a prima firma di Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, che prevede la possibilità di cacciare animali selvatici in città per tutelare la salute pubblica e la sicurezza stradale.

Le associazioni del mondo del turismo si sono invece scagliate contro un emendamento che permette ai capoluoghi di provincia che hanno avuto presenze turistiche 20 volte superiori ai residenti di alzare la tassa di soggiorno fino a 10 euro per notte. Secondo Federturismo “è un provvedimento che in una fase di riavvio del turismo rischia di compromettere il delicato recupero di destinazioni che stavano appena rialzando la testa, di caricare di ulteriori costi i turisti e di burocrazia gli albergatori”. Della stessa opinione anche il presidente di Assoturismo, che parla di una “stangata” da evitare assolutamente. “Si rischia di scoraggiare i visitatori, soprattutto le famiglie, offrendo loro un incentivo per ridurre la durata del soggiorno, e di spingere fuori mercato le città d’arte. L’esatto contrario di quello che dovremmo fare”.

Fonte Adnkronos

Source link