L’Inps ha ha fatto sapere che c’è chi sta cercando di rubare dati sensibili attraverso l’invio di e-mail che fingono di provenire dall’istituto e promettono a chi le riceve l’accredito di pagamenti e rimborsi. Ecco come riconoscerle e a cosa stare attenti.
“Con la presente comunicazione la informiamo che il nostro sistema automatico INPS ci ha indicato che lei soddisfa tutti i requisiti e le condizioni per recuperare l’importo di 713,00 EURO sulle tasse e/o i contributi pagati nell’anno 2021”. Se ricevete un’e-mail, un messaggio o una lettera che inizia in questo modo, state attenti. L’Inps ha fatto sapere con un recente comunicato che si tratta di una frode informatica che mira al furto dei dati sensibili.
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Come riconoscere la truffa
L’ente previdenziale spiega che ad alcune persone sono arrivati e-mail e messaggi che fingono di provenire dall’istituto e hanno come oggetto il presunto accredito di pagamenti, un rimborso economico o un problema relativo al mancato versamento di contributi. Nell’ultimo periodo, in particolare, ne sta girando uno riguardo la possibilità di recuperare un importo di 615 euro o 713 euro sulle tasse pagate nel 2021.
Chi riceve questo tipo di messaggi viene invitato ad aggiornare i propri dati personali o le proprie coordinate bancarie tramite un link che in alcuni casi rimanda a una falsa pagina dell’ente perché, si legge in questi messaggi, “ci risulta che i dati registrati nel sistema non sono stati aggiornati”. L’Inps avverte anche che in alcuni casi viene chiesto al malcapitato di fare bonifico immediato per evitare sanzioni.
Messaggi ai quali fare attenzione
I messaggi sopra citati non sono l’unico modo in cui si cerca di rubare dati personali. L’Inps sottolinea che bisogna fare attenzione anche alle e-mail che hanno come oggetto ‘Notifica al contribuente per documentazione mancante’. Anche in questo caso l’utente, spiega l’Inps, la persona viene invitata a cliccare su un link presente nel testo per scaricare dei documenti, ma si tratta di una truffa.
Bisogna inoltre diffidare di tutte le comunicazioni con le quali viene comunicato il blocco del conto e, per sbloccarlo, viene richiesto di compilare un questionario con i propri dati sensibili. Sono inoltre e-mail di phishing quelle che invitano a scaricare bollettini di versamento precompilati o link cliccabili per ricevere il rimborso di tasse o contributi versati in eccesso.
Come evitare di fare errori
Per aiutare le persone a districarsi tra comunicazioni vere e false, l’Inps ha pubblicato sul proprio sito alcune delle e-mail e dei messaggi che sono stati inviati con l’obiettivo di rubare i dati. Sono consultabili qui.
In generale, sottolinea l’Inps, bisogna tenere a mente che “le informazioni sulla propria posizione contributiva sono consultabili accedendo direttamente al sito” e che “l’Istituto non invia comunicazioni di dati sensibili via mail e invia link cliccabili solo in caso di iniziative dell’Istituto, come la rilevazione di Customer Experience, nella quale l’utente viene invitato a cliccare sul link per accedere al questionario, in piena sicurezza”.