E’ stato archiviato il fascicolo relativo all’episodio che aveva destato  clamore nella  Marca, quando a maggio un carabiniere di Treviso aveva denunciato di non essere stato realmente vaccinato da un’infermiera. La sostituto procuratore Mara Giovanna De Donà, ha inviato al gip, che procederà in tal senso, la rchiesta di archiviazione.

Il fascicolo era stato aperto a maggio:  un carabiniere si era presentato al Vax Point di Lughignano, frazione Casale sul Sile, per il vaccino anti-Covid, ma ne era uscito con il sospetto che il vaccino non fosse stato inoculato, il pistone non fosse stato premuto,  e il siero  fosse ancora all’interno della siringa.  Ne era seguita un’indagine dei carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazione) di Treviso. L’infermiera –   indagata per i reati di falso ideologico (sul certificato rilasciato al militare aveva sottoscritto l’avvenuto vaccino) e omissione in atti d’ufficio (perché non avrebbe inoculato il siero) –  si era anche scusata.

Ora l’inchiesta sarà archiviata





Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa