In un contesto di crescita generalizzata dei prezzi, quali strumenti possiamo mettere in campo per diminuire le spese domestiche? Per il portafoglio in primis, ma non solo. Alcuni consigli in ottica di riduzione dei consumi.
Contenere i costi in bolletta
La crisi internazionale attuale, il conseguente aumento dei prezzi già sperimentati in bolletta nell’ultimo anno (con una decisiva sferzata nel 2022) e in generale il futuro difficile da prevedere dal punto dei vista dei costi. Questo il quadro in Italia per tante famiglie e singoli. In attesa di capire cosa ci riserveranno i prossimi mesi, come possiamo fare per contenere gli aumenti nella quotidianità delle nostre case? La buona notizia è che ci sono piccoli gesti che possono aiutarci a risparmiare. Ecco quali sono.
Sul fronte del consumo elettrico, è consigliabile tenere accesa la luce nella sola stanza in cui occorre e sfruttare quanto più possibile quella del sole. Con l’imminente passaggio all’ora legale questo sarà ancora più semplice: avremo più ore di luce che ci consentiranno di non ricorrere a quella artificiale. Per chi lavora da casa, questo varrà per l’intera giornata lavorativa. E per la sera? Un controllo delle lampadine permette di individuare quelle da sostituire con modelli più efficienti, come i LED che hanno prestazioni migliori e una vita più lunga delle lampadine fluorescenti o alogene.
Meno acqua: come?
Anche il consumo di acqua può essere ridotto. Per l’igiene personale, è da preferire la doccia al bagno, per limitare l’utilizzo di acqua calda. Secondo quanto indicato da Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) nei 20 consigli contro il caro-bollette, pubblicati in occasione della Giornata internazionale del risparmio energetico dello scorso 18 febbraio, il bagno richiede un consumo medio di acqua di 120-160 litri, che scende a 75-90 litri per una doccia di 5 minuti e a 35-50 litri per una di 3 minuti. Per risparmiare ulteriormente acqua, è possibile acquistare e installare riduttori di flusso su doccette e rubinetti.
Apparecchiatura ‘sfusa‘
E se si rompe un bicchiere del servizio da 6? Lo sostituiamo con uno “sfuso”. Se ci abituiamo al “diverso è bello” saremo in grado di apparecchiare tavole con pezzi differenti, piatti di colori e forme diverse. Risparmiando sull’acquisto di kit completi e accrescendo il nostro gusto per l’imperfezione.
Riparare al posto di sostituire
Una maniglia che si stacca, una vecchia sedia rovinata. Aggiustare le piccole cose che si rompono in casa con il fai-da-te e riciclare il vecchio in modo creativo è sostenibile e evita sprechi inutili. Serve però una spesa iniziale per acquistare una cassetta degli attrezzi, del nastro adesivo e, per alcuni lavoretti, della vernice che può essere utilizzata nel tempo per lavori diversi. Se invece si deve acquistare un nuovo mobile per arredare nuovi spazi, è d’obbligo una visita ai mercatini dell’usato, per il bene del portafoglio e dell’ambiente.
Un risparmio ‘pulito’
Una regola per il risparmio sulle pulizie? Sporcare di meno. Lasciare le scarpe fuori dalla porta è un modo semplice per portare meno sporco tra le mura domestiche. La pandemia un po’ ce l’ha insegnato, nei Paesi più a nord di noi è pratica quotidiana. E quando si deve pulire? Per evitare un inutile consumo di plastica si possono acquistare prodotti sfusi (per la pulizia personale sono da preferire le saponette) e per risparmiare sugli acquisti si possono produrre detersivi in casa. Per i pavimenti, acqua, aceto, alcool (o bicarbonato per il parquet, il marmo e la pietra) e scaglie di sapone di Marsiglia. Per evitare inutili ingorghi negli scarichi, si può utilizzare una griglia da apporre sullo scarico della doccia per trattenere i capelli. Per sturare il lavandino senza ricorrere ad altri prodotti basta utilizzare una ventosa.