Dal cambio delle regole sulle mascherine al chiuso alle molte scadenze fiscali, quello del mese di giugno è un calendario fitto di date da ricordare per gli italiani. Da oggi scade anche l’obbligo di Green Pass per tutte le persone in arrivo in Italia. Sempre in questo mese, dal 6 al 20 giugno, si apre la finestra temporale per annullare il 730 già inviato e presentare una nuova dichiarazione con le correzioni necessarie. Ecco tutti gli appuntamenti.

Stop al Green Pass anche per i turisti

La prima importante novità in arrivo con il mese di giugno riguarda gli ingressi nel nostro Paese. Da oggi non sarà infatti più obbligatorio esibire il Green Pass, che si ottiene con vaccino, tampone negativo o certificato di guarigione.

La decisione è finalizzata a favorire la ripresa del turismo, settore tra i più penalizzati dalla pandemia. Una notevole semplificazione era stata già introdotta a fine aprile, quando il ministro della Salute Roberto Speranza aveva cancellato l’obbligo di compilare il Passenger Locator Form (Plf), il documento introdotto nell’estate del 2021 contenente tutte le informazioni necessarie per localizzare il viaggiatore nel caso di contagio. Ora le cose sono tornate davvero alla normalità: per i turisti e tutte le persone in arrivo in Italia non servirà più nessun documento relativo alla Covid-19.

Le novità sull’obbligo di mascherina

Lo scorso 28 aprile il ministro Speranza firmava l’ordinanza con cui si introduceva il primo, radicale cambiamento nelle norme che regolano l’uso delle mascherine. Ora, con l’arrivo del mese di giugno, il Paese si prepara a un ulteriore allentamento. In base a quanto prevede il decreto Riaperture, il 15 giugno scade infatti la proroga dell’obbligo di mascherina FFP2 sui mezzi di trasporto, nei cinema e teatri, e più in generale in tutti gli spettacoli e le manifestazioni sportive che si svolgono al chiuso.

Cosa succederà quindi dal 16 giugno? La risposta definitiva non c’è ancora, ma da quanto trapelato negli scorsi giorni da Palazzo Chigi, sembrerebbe che il governo sia intenzionato a introdurre un piano che distingua i luoghi pubblici dai mezzi di trasporto.

L’obbligo di mascherina dovrebbe scomparire nei cinema e nei teatri e rimanere invece nei presidi sanitari e a scuola, dove gli studenti continueranno a indossarla fino alla fine dell’attuale anno scolastico (quindi anche agli esami di Maturità).

C’è invece ancora incertezza sul nodo trasporti: secondo l’ipotesi più accredita l’obbligo di mascherina dovrebbe essere prorogato oltre il 15 giugno su treni, navi e aerei, mentre non c’è ancora una posizione chiara sul trasporto pubblico. Ad ammetterlo lo stesso Speranza in un’intervista al Corriere della Sera: “Quanto ai mezzi di trasporto valuteremo, la Germania ha prorogato l’obbligo a settembre, il Regno Unito invece lo ha tolto”, ha dichiarato Speranza.

Obbligo vaccinale e smart working

Il 15 giugno scade anche l’obbligo vaccinale per insegnanti, personale scolastico, forze dell’ordine e in generale tutti i cittadini over 50. In realtà, già a partire dal primo maggio la vaccinazione non è più un requisito necessario per lavorare, ma fino al 15 giugno i non vaccinati possono ancora incorrere nella sanzione una tantum di 100 euro.

Sono esclusi dalla fine dell’obbligo vaccinale i professionisti sanitari e i lavoratori del settore sanitario, socio-sanitario ed assistenziale. Per loro il vaccino continua ad essere un requisito obbligatorio per accedere al luogo di lavoro fino al 31 dicembre 2022.

Novità in vista anche sul luogo di lavoro: il 30 giugno scade la proroga, introdotta con il decreto Riaperture, del diritto allo smart working per i lavoratori fragili, pubblici e privati, e per i genitori di figli con fragilità. Rimane invece ancora fino al 31 luglio il diritto allo smart working in favore dei genitori con figli sotto i 14 anni, a patto che anche l’altro genitore sia un lavoratore attivo.

È stata invece posticipata dal 30 giugno al 31 agosto 2022 la possibilità per i datori di lavoro privati di ricorrere al lavoro agile in forma semplificata, ovvero senza siglare accordi individuali con i lavoratori.

Le scadenze per la prima rata dell’Imu

Il 16 giugno è un giorno decisivo per quanto riguarda le scadenze fiscali del mese. C’è tempo fino a questa data per versare l’acconto Imu 2022, pari al 50% di quanto è stato versato per l’anno precedente. Il saldo e conguaglio (o seconda rata Imu) dovrà invece essere versato entro il 16 dicembre 2022, in base alle successive aliquote comunicate dai singoli Comuni di appartenenza degli immobili.

I soggetti interessati da questa scadenza, ovvero tenuti al versamento dell’imposta sono il proprietario dell’immobile, il titolare del diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), il concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e il locatario in caso di leasing, ovvero quella particolare forma di contratto d’affitto secondo cui, al termine del periodo di concessione, il locatario può acquistare l’immobile.

Quando correggere il modello 730

Dopo la scadenza del 31 maggio per presentare al Caf tutta la documentazione necessaria relativa al modello 730, il calendario delle scadenze per la dichiarazione dei redditi continua nel mese di giugno.

La prima data utile da ricordare è quella del 6 giugno: a partire da questo giorno si può infatti inviare il modello Redditi correttivo per correggere e sostituire il 730 o il modello Redditi già inviato. Sempre a partire da questa data chi ha necessità di apporre delle modifiche alla propria dichiarazione dei redditi può anche annullare il 730 già inviato e presentare una nuova dichiarazione tramite l’apposita applicazione web.

L’annullamento del 730 può però essere richiesto una sola volta e per farlo c’è tempo fino al 20 giugno.

Tasse e aiuti Covid-19

Altra scadenza da non dimenticare è il 30 giugno, il cosiddetto “tax day”: c’è tempo fino a questa data per versare il saldo delle imposte dovute per il reddito prodotto nel 2021 e l’acconto relativo al 2022.  La scadenza riguarda privati, professionisti, ma anche imprese e società con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare.

Sempre il 30 giugno è il termine ultimo per presentare all’Agenzia delle Entrate l’autodichiarazione degli aiuti di Stato Covid. La scadenza riguarda tutte le imprese che hanno ricevuto i sostegni statali per far fronte alle perdite dovute dalla pandemia. L’autodichiarazione serve agli imprenditori per attestare di non aver superato i massimali complessivi previsti e rispettare le condizioni richieste per i singoli bonus. Gli imprenditori che invece non rientrano nei limiti devono comunicare entro la stessa data gli importi che dovranno restituire allo Stato.

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