“LUI È UNA PERSONA CATTIVA E PERICOLOSA”, PARLA LA EX DELL’UOMO CHE HA UCCISO LA MOGLIE VICINO VICENZA E SI E’ DATO ALLA FUGA. LA DONNA E’ STATA AMMAZZATA CON 4 COLPI DI PISTOLA NEL PARCHEGGIO DELLA FABBRICA IN CUI LAVORAVA DAVANTI ALLE COLLEGHE – LEI, ARRIVATA DALLA NIGERIA NEL 2017, ÈVOLEVA CON SE’ LE FIGLIE. LUI ERA CONTRARIO – L’UOMO ERA STATO GIÀ CONDANNATO PER LE BOTTE ALLA EX
Rita Amenze aveva 30 anni. Quattro anni fa, lasciava la Nigeria per cercare condizioni lavorative migliori. Aveva trovato un’occupazione a Noventa Vicentina, piccolo comune di 9mila abitanti. Qui viveva insieme a Pierangelo Pellizzari, 61 anni, disoccupato e con una condanna nel casellario giudiziale proprio per le violenze inflitte alla ex. Quattro mesi per minacce e lesioni. Nel 2018, l’uomo e Amenze, rifugiata, si erano sposati. Ieri mattina, 10 settembre, Pellizzari l’ha uccisa con quattro colpi di pistola nel petto, fuori dall’azienda dove Amenze era assunta. È il sesto femminicidio che si consuma in Italia nell’ultima settimana.
Era già qualche mese che i due non condividevano più la stessa casa: Amenze era andata via poiché le liti continue erano diventate insostenibili. Alla base del conflitto la volontà di lei di far arrivare in Italia i suoi suoi tre figli, rimasti in Nigeria. Quello che Eugenio Gonzato, sindaco di Villaga – comune di residenza di Pellizzari -, definisce «un uomo un po’ sopra le righe», è in fuga e ritenuto dagli inquirenti «armato e pericoloso». Dopo l’agguato, è fuggito prima a bordo della sua Jeep grigia, poi ha cambiato mezzo e si è allontanato con la Vespa e, infine, ha fatto perdere le sue tracce nelle campagne a piedi.
L’arma da fuoco con la quale ha ucciso Amenze, in realtà Pellizzari non poteva averla: nel 2008 i carabinieri del paese avevano inviato una relazione in Questura per i suoi atteggiamenti violenti e si era proceduto alla revoca del porto d’armi, L’uomo faceva la spola tra casa e Comune, dove riceveva i sussidi che gli consentivano di mantenersi. Qualche volta riusciva a trovare impieghi occasionali come operaio edile. Capelli lunghi, orecchino pendente con una croce d’oro e un carattere spesso prepotente che gli avventori dei bar del paese ricordano bene.
LA EX DELL’OMICIDA
L’ex fidanzata di Pierangelo Pellizzari, l’uomo sospettato di aver ucciso la compagna Rita Amenze prima di fuggire e far perdere le sue tracce, ha parlato di una persona molto violenta. «Ho paura perché si tratta di una persona cattiva, un assassino libero», ha spiegato a Quarto Grado.
Le autorità sono sulle tracce dell’uomo che avrebbe ucciso la donna nel parcheggio di un’azienda a Noventa Vicentina probabilmente perché non accettava la fine della loro relazione. Dopo il delitto, infatti, ha fatto perdere le sue tracce e ora l’allerta è massima, visto che si ha motivo di sospettare che sia un soggetto molto pericoloso. A confermarlo è proprio l’ex compagna di origini romene, intervenuta telefonicamente a Quarto grado.
L’ex ha spiegato di averlo denunciato ben due volte e di avere ancora paura di lui: «La prima volta mi ha picchiata, quando gli ho detto che la nostra storia era finita. In un’altra occasione mi ha aspettato in garage, mentre io andavo a lavorare e mi ha picchiata ancora. Sono stata fortunata perché non ho subito quello che ha fatto alla moglie».