Il video è già diventato virale. E nonostante il clima di festa e lo spirito nobile dell’iniziativa – sensibilizzare bambini e ragazzi alla cultura del soccorso – il pasticcio successo a fine aprile all’AslTo3 non poteva passare sotto silenzio.
Tutto era andato bene, con oltre duemila ragazzi impegnati a imparare, giocando, insieme con medici e infermieri dell’Ospedale di Rivoli, personale delle Forze Armate, delle Forze dell’Ordine e delle associazioni di volontari. Fino a quando, nel piazzale antistante il Castello di Rivoli, i volontari dei vigili del fuoco non hanno simulato l’incendio di un furgone. E qui la festa è diventata un disastro, con tanto di sospensione del capo dei volontari da parte del comando dei vigili del fuoco di Torino.
Cos’è successo? Tutto è andato storto. Il furgone, con accanto migliaia di ragazzi, è stato dato alle fiamme. Ma nessuno ha pensato di bloccarlo con il freno a mano, né tantomeno con delle zeppe sotto le ruote. Gli estintori, che dovevano servire a spegnere le fiamme, sono spariti. Il furgone in fiamme si è mosso, infilandosi nella vegetazione e rischiando di provocare un rogo più grande. Il tutto in una confusione evidente, con i bambini eccitati dalle fiamme e nessuna transenna a proteggerli. Alla fine, per spegnere le fiamme, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco professionisti.
Spento l’incendio la situazione non si è raffreddata, anzi. Oggi pomeriggio il comando dei vigili del fuoco di Torino ha tenuto a precisare, a tutela della sua immagine, che «non era a conoscenza del tipo di manovra operativa prevista, né tanto meno ha autorizzato la partecipazione di uomini, mezzi e attrezzature dei vigili del fuoco all’iniziativa».
Di più: il comando provinciale «prende le distanze dai fatti avvenuti» e si unisce «alle ragioni di umana amarezza che hanno portato a molti commenti negativi sui social». Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco «provvede a fornire al personale volontario il vestiario e il necessario equipaggiamento per l’impiego nel servizio di istituto, in conformità alle vigenti disposizioni in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori».
Tradotto: quella simulazione non si doveva fare, non era autorizzata e ha rischiato di provocare un disastro. Bambini senza alcuna protezione, personale senza i Dpi, rischio di incendio ed emissioni di sostanze nocive nell’aria. Il capo dei volontari del distaccamento di Rivoli è stato sospeso e sono in corso accertamenti su quel che è accaduto. Tutto per uno spettacolo che forse si poteva evitare.
Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa