Leonardo Apache La Russa, il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, è accusato di stupro nei confronti di una ragazza di 22 anni. La presunta vittima verrà sentita lunedì dal pm.
La ragazza che lo scorso lunedì 3 luglio ha denunciato Leonardo La Russa per violenza sessuale verrà ascoltata dal pubblico ministero lunedì. Dopo una notte in discoteca, la giovane si sarebbe risvegliata nel letto del figlio di Ignazio La Russa senza vestiti e senza ricordare cosa fosse accaduto. “Ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con me a mia insaputa”, ha detto la 22enne riferendosi al giovane.
Cosa sappiamo fino a ora della vicenda
Leonardo Apache La Russa è stato denunciato dalla ragazza per violenza sessuale: la notte tra il 18 e il 19 maggio scorso, dopo una serata in discoteca a Milano trascorsa con il giovane, la presunta vittima si sarebbe svegliata nel suo letto nuda, senza ricordare cosa fosse accaduto. La 22enne ha accusato Leonardo Apache di averla costretta ad avere un rapporto sessuale con lui mentre era incosciente. Il terzogenito del presidente del Senato, ha spiegato la ragazza, alla richiesta di spiegazioni “mi disse ‘siamo venuti qui dopo la discoteca con la mia macchina‘” e ha aggiunto “mi ha confermato che sia lui che il suo amico avevano avuto un rapporto con me, a mia insaputa“. La giovane si è recata poi alla Clinica Mangiagalli, dove i medici le hanno riscontrato una ecchimosi al collo, una ferita alla coscia e la positività alla cocaina che aveva assunto prima di andare in discoteca. Inoltre è risultata positiva alle benzodiazepine. La giovane ha spiegato di assumere, su prescrizione medica, i tranquillanti.
Le accuse mosse dalla giovane sono state respinte dall’avvocato della famiglia La Russa, Adriano Bazzi: “Non c’è stata alcuna costrizione“, ha dichiarato il legale.L’inchiesta è stata affidata al sostituto procuratore della Repubblica Rosaria Stagnaro, che dovrà chiarire la dinamica dei fatti.
Leonardo La Russa, però, racconta una versione diversa da quella fornita dalla ragazza, sostenendo di aver condiviso con lei la decisione di andare a casa sua.
Le parole del Presidente La Russa
Ignazio La Russa è entrato nella vicenda dichiarando, in una chiamata con il Corriere, di non avere dubbi sull’innocenza del figlio: “Dopo averlo a lungo interrogato, ho la certezza che mio figlio Leonardo non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante. Sicura è la forte reprimenda per aver portato in casa nostra una ragazza con cui non aveva un rapporto consolidato”. E ancora: “Di sicuro lascia molti interrogativi una denuncia presentata dopo quaranta giorni dall’avvocato estensore che occupa questo tempo ‘per rimettere insieme i fatti'”.
Il presidente del Senato ha poi voluto commentare le parole della presunta vittima, affermando che “lascia oggettivamente molti dubbi il racconto di una ragazza che, per sua stessa ammissione, aveva consumato cocaina prima di incontrare mio figlio. Un episodio di cui Leonardo non era a conoscenza. Una sostanza che lo stesso Leonardo sono certo non ha mai consumato in vita sua. Inoltre, incrociata al mattino, sia pur fuggevolmente da me e da mia moglie, la ragazza appariva assolutamente tranquilla”. Il presidente del Senato ha infine sostenuto che l’accusa di violenza sessuale nei confronti del figlio presenterebbe anche una peculiarità: “È la prima volta che una persona accusata di un reato lo spiega alla presunta vittima” che dice di non ricordare nulla.
Le polemiche della segretaria del Pd Elly Shlein
La segretaria del Partito Democratico Elly Shlein si è scagliata contro La Russa per le sue dichiarazioni: “Al di là delle responsabilità del figlio di La Russa, che starà alla magistratura di chiarire, è veramente disgustoso vedere la seconda carica dello Stato utilizzare parole che tendono a minare la credibilità delle donne che denunciano, a seconda di quanto tempo ci mettono a farlo. È segno di grave ignoranza e anche di mancanza di rispetto per le donne che denunciano le violenze. Non si può vedere che un presidente del Senato legittimi i pregiudizi sessisti in questo modo”.