Quante volte abbiamo sentito in campagna elettorale che i costi della politica sono troppo alti! E’ già grave che, una volta eletti, i politici dimentichino le promesse fatte, guardandosi bene dal ridurre la propria indennità, ma è ancora più grave quello che il #GovernoDraghi ha previsto nella bozza di legge di bilancio 2022. L’articolo 146 prevede infatti un importante aumento dei compensi degli amministratori locali. Si tratta delle indennità di funzione di sindaci, vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali, che secondo il nuovo metodo di calcolo vengono parametrate al trattamento economico dei presidenti delle regioni. Pertanto, gli amministratori locali, a partire da gennaio del prossimo anno, potranno beneficiare di un cospicuo aumento che varia tra il 34 e il 134 per cento a seconda della grandezza del comune.
Ecco nel dettaglio a quanto ammontano le nuove indennità:
– € 13.800 per i sindaci di capoluogo di regione e sindaci metropolitani (da € 7.798,50);
– € 11.040 per i sindaci di capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100.000 abitanti (da € 5.784);
– € 9.660 per i sindaci di capoluogo di provincia con popolazione da 50.001 a 100.000 abitanti (da € 5.009);
– € 9.660 per i sindaci di capoluogo di provincia con popolazione fino a 50.000 abitanti (da € 4.131);
– € 6.210 per i sindaci dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti (da € 4.131);
– € 4.830 per i sindaci dei comuni con popolazione da 30.001 a 50.000 abitanti (da € 3.460);
– € 4.140 per i sindaci dei comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti (da € 3.098);
– € 4.002 per i sindaci dei comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti (da € 2.788);
– € 2.208 per i sindaci dei comuni con popolazione da 1.001 a 3.000 abitanti (da € 1.446);
– € 2.208 per i sindaci dei comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti (da € 1.291).
Aumentano in proporzione anche le indennità di vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali.
Da un post Facebook del senatore Dino Mininno