In questi gironi c’è una notizia che sta sconvolgendo il mondo, una notizia che mai avremmo voluto sentire: la caduta dell’Afghanistan per mano dei talebani.

UNA RESA COSTRETTA

Ma come si è arrivato a questo triste capitolo? Già da tempo gli Stati Uniti avevano annunciato un ritiro delle loro truppe, presenti sul territorio dal 2001. Dopo aver dichiarato di voler concludere questa lunghissima guerra, la milizia talebana ha preso immediatamente “la palla al balzo”, rafforzando le loro linee e lanciando un’offensiva che ha quasi messo in ginocchio il paese.

Ricordiamo, inoltre, che le milizie italiane avevano già lasciato il paese l’8 giugno.

Kabul è ormai controllata dai talebani che, si stima, entro i prossimi 30 giorni potrebbero avere il controllo dell’Afghanistan.

CHI SONO I TALEBANI?

Facciamo adesso un po’ di chiarezza. Chi sono i talebani? I talebani sono una milizia afghana con ideologie fondamentaliste islamiche. Ciò che questa, chiamiamola organizzazione, vorrebbe fare è riportare in auge la cultura dell’Islam e costituire un unico Emirato. Quando parliamo di cultura islamica intendiamo quella più tradizionalista e conservatrice, quella che si rifiuta di modernizzarsi e, anzi, reprime con il pugno di ferro ogni tentativo di opposizione.

Ogni diritto umano conquistato con fatica andrà, quindi, perso e chiunque si rivelerà contrario a questa nuova militarizzazione verrà condannato a morte.

L’ESODO AFGHANO

Da quando si è cominciata ad intravedere questa drammatica capitolazione, la popolazione afghana ha iniziato a muoversi per lasciare, a buona ragione, il paese.

I talebani stessi hanno già cominciato a muoversi per stanare e freddare i dissidenti o, persino, donne a detta loro troppo emancipate. Sono molti gli stati europei disposti ad accogliere i profughi per salvarli da quella che si va a prospettare come una non vita. L’Italia stessa ha già cominciato ad accogliere i primi esodi e, speriamo, che anche gli altri paesi dell’unione apriranno i loro confini per poter dimostrare al mondo cosa sia la solidarietà.

UNA TRISTE PARENTESI: LE DONNE

Ciò che più dà da pensare al momento è il destino delle donne afghane. Con l’avvento dei talebani perderanno ogni loro diritto, anche quelli che per noi possono sembrare insignificanti.

La violenza carnale sarà all’ordine del giorno, anche nei confronti delle bambine e diventeranno un’esclusiva proprietà maschile.

Come siamo potuti arrivare a questo? Come possiamo stare a guardare mentre un pezzo del nostro mondo muore? Come possiamo accettare questa perdita di diritti umani solo perché non ci tocca direttamente?

Forse non possiamo combattere con loro e per loro, ma possiamo aiutare queste persone, perché di persone si tratta, in altri modi. E voi cari lettori? Cosa ne pensate?