L’amministratore delegato di uno dei più grandi costruttori di nave al mondo ha spiegato ad upday perché l’Italia dovrebbe investire nella Difesa nell’attuale contesto geopolitico. Ecco cosa ha detto nell’intervista esclusiva.
Pierroberto Folgiero è reduce da quattro ore di presentazione del piano industriale 2023-2027 agli investitori e agli analisti. È il primo evento pubblico di questo spessore da quando è stato scelto dal governo Draghi per guidare uno dei principali costruttori di navi al mondo. Il gruppo fonda le sue attività su quattro pilastri: sistemi, componenti e servizi; imbarcazioni specializzate destinate alla manutenzione dell’eolico offshore; navi da crociera e infine navi militari. Proprio da quest’ultimo punto parte l’amministratore delegato, rispondendo alle domande di upday.
Folgiero ad upday: “La Difesa non è solo offesa”
“La Difesa navale è versatile, è duale, è deterrenza, è difesa del commercio, di cavi sottomarini, di subacquea e delle infrastrutture energetiche“, spiega Folgiero parlando delle prospettive di riarmo dopo l’invasione russa dell’Ucraina. “La sicurezza militare ha un utilizzo che va di là della Difesa”, aggiunge Folgiero, già ad di Maire Tecnimont. “La Difesa non è solo offesa, ma è anche un settore industriale che serve per la sicurezza in senso lato, comprese la sicurezza nel mare e la sicurezza subacquea”, spiega.
Il rapporto di Fincantieri con la Leonardo di Cingolani
L’Italia è ben posizionata nel settore della Difesa: oltre a Fincantieri, c’è Leonardo. E proprio l’azienda attiva nel settore dell’Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza ha appena cambiato vertice: il nuovo amministratore delegato scelto dal governo è l’ex ministro Roberto Cingolani. “Con Leonardo abbiamo la joint venture Orizzonte Sistemi Navali e molto lavoro è già stato fatto per capire come potenziarla e aumentarne il valore”, aggiunge Folgiero rispondendo a una domanda di upday sulle possibili sinergie tra le due società. “La mia visione è che la joint venture ha un potenziale che non è stato ancor dischiuso e sarà nostra cura continuare a portare avanti questo progetto. Per me è una priorità strategica“.
“L’acquisizione di Oto Melara? Non possiamo fare tutto noi”
In passato, ci sono stati rumor di stampa su una possibile offerta da parte di Fincantieri per Oto Melara, controllata di Leonardo che fa cannoni. Incalzato da upday, Folgiero nega ogni interesse a differenza di quanto fatto in passato: “Noi siamo molto impegnati nell’evolvere della navalmeccanica, nel disegnare l’eolico offshore e nel disegnare la subacquea”, dice l’ad aggiungendo: “Non possiamo fare tutto noi, non vorremmo dare quest’impressione, non siamo abbastanza bravi per fare anche quello”.
Il rapporto con gli Stati Uniti
Restando sul settore della Difesa, Fincantieri fornisce navi militari soprattutto alla Marina statunitense e a quella italiana. A questo proposito, durante la presentazione del piano agli azionisti, Folgiero ha raccontato: “Stavo discutendo con alcuni signori molto importanti e ho capito gli Stati Uniti. Uno di loro mi ha detto: ‘La seconda nave è stata ordinata, la terza nave è stata ordinata, presto avrà la quarta nave. Ma sa cosa? Se funziona, ve ne chiederò fifty (cinquanta, ndr)'”. A quel punto Folgiero lo ha interrotto dicendo: “Fifteen? (quindici, ndr)” “No, no fifty!”, ha ribattuto il suo interlocutore. “Quando gli Stati Uniti si muovono, si muovono come la più grande Marina del mondo”, ha concluso il manager parlando agli analisti.