È tempo di programmi per i partiti italiani che si preparano alla campagna elettorale sotto l’ombrellone, una fase di fatto già iniziata. I tempi sono stretti e i leader delle varie formazioni hanno già iniziato a delineare i loro progetti in vista delle urne. Ecco cosa sappiamo finora.

di Pasquale Napolitano

Il governo ha fissato, dopo lo scioglimento delle Camere, la data del voto: il 25 settembre. Entro il 20 agosto i partiti dovranno presentare le liste con i candidati per i componenti di Camera e Senato. Ma entro il 12 agosto negli uffici del ministero dell’Interno le forze politiche che parteciperanno alla competizione elettorale dovranno depositare il programma elettorale. Le prime anticipazioni già trapelano con gli annunci dei leader politici.

Pensioni a mille euro, alberi e giustizia: le proposte di Fi per l’Italia

In una lunga intervista al Tg5 il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha illustrato le proposte più importanti del programma di Fi. Sarà un programma snello in 8 punti. Due le misure d’impatto: l’innalzamento delle pensioni minime a mille euro e la piantumazione di un milione di alberi su tutto il territorio nazionale. Tre saranno le direttrici della ricetta berlusconiana: meno pressione fiscale, meno burocrazia e meno processi.

Sicurezza, pace fiscale e quota 41: le proposte della Lega

Il leader della Lega, Matteo Salvini, punta su tre punti: pace fiscale, sicurezza e riforma delle pensioni. Dal primo gennaio 2023 ritorna la legge Fornero, la Lega vuole una modifica dei requisiti per accedere alla pensione. La proposta è quota 41. “Dopo 41 anni di contributi penso che sia un meritato diritto godersi qualche anno di serenità”, ha annunciato Salvini. Altro tema caro alla Lega è il condono fiscale che Salvini chiama pace fiscale: saldo e stralcio per tutte le cartelle esattoriali in sospeso. Un intervento da collegare alla flat tax, la tassa piatta al 20% per tutti.

Infine c’è il tema della sicurezza: il controllo delle coste italiane per bloccare gli sbarchi. “Stanno arrivando decine di migliaia di immigrati irregolari. Su questo, sulle assunzioni nelle forze dell’ordine, sulla certezza delle regole, sulle espulsioni per chi non merita, noi del centrodestra saremo assolutamente intransigenti. Anche il tema dell’autonomia richiesto dai territori sarà centrale per un Paese più moderno ed efficiente” – ha spiegato il leader del Carroccio.

Fratelli d’Italia, Meloni vuole più nascite e un presidente eletto

Giorgia Meloni ha annunciato che nel primo Consiglio dei ministri approverà la legge sul presidenzialismo: l’introduzione dell’elezione diretta dal Capo dello Stato sarà il primo provvedimento. Secondo punto della ricetta meloniana sarà la lotta alla denatalità. Tra le misure contenute nel programma di Fratelli d’Italia sono previsti gli asili nido gratis, il congedo parentale coperto all’80%, reddito bimbo di 400 euro al mese fino a 6 anni di età. Più assumi e meno paghi è un’altra misura pensata da Giorgia Meloni per favorire l’occupazione: una riduzione del cuneo fiscale sulla busta paga per aiutare le imprese e difendere il potere d’acquisto dei lavoratori.

Pd, l’idea di Letta: una dote per i giovani e il salario minimo

Tre sono le proposte bandiera del Partito democratico: salario minimo, dote per i giovani e ius Scholae. Il salario minino è una proposta su cui già sta lavorando il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che andrebbe ad aumentare lo stipendio di circa 3,3 milioni di lavoratori, i quali oggi guadagnano meno di 9 euro lordi ogni ora. La dote per i giovani è un’idea del segretario Enrico Letta: una dote di 10mila euro alla metà dei 18enni italiani. La dote viene finanziata con un prelievo sui patrimoni superiori ai 10 milioni di euro. Infine lo Ius Scholae, ossia il riconoscimento della cittadinanza italiana per i giovani con background migratorio nati in Italia o arrivati prima del compimento dei 12 anni che risiedano legalmente e che abbiano frequentato regolarmente almeno 5 anni di studio nel nostro Paese, in uno o più cicli scolastici. Inoltre, se i 5 anni considerati includono la frequenza della scuola primaria, allora viene richiesto anche il superamento del ciclo di studi con esito positivo come elemento fondamentale per il riconoscimento della cittadinanza.

Il Movimento 5stelle punta su un’agenda sociale

“Noi siamo una forza progressista. Penso vada definito un programma alternativo alla destra, basato su pochi punti principali: salario minimo, transizione ecologica e diritti civili. Chi vuole lavorare su queste misure non può che ritrovarsi a confrontarsi con noi su queste scelte” annuncia sui social il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia. Altro punto fermo del programma dei Cinque stelle è la riconferma in blocco del reddito di cittadinanza.

Azione persegue “l’agenda Draghi”

Sono 20 i punti del programma del partito Azione guidato da Carlo Calenda. Sul tema ambientale Calenda chiede rigassificatori e termovalorizzatori. Se si va sul dossier lavoro, c’è la proposta di una profonda modifica del Reddito di cittadinanza con agenzie private e perdita dopo un rifiuto. Tra le misure la centralizzazione della spesa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in caso di mancata risposta dei comuni e delle regioni. Sì alla concorrenza con la liberalizzazione di taxi e concessioni balneari. Ma anche in altri settori come energia, porti e rifiuti.

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