INIEZIONE DI FIDUCIA – TRE ITALIANI SU QUATTRO SONO FAVOREVOLI AL GREEN PASS MENTRE CRESCE LA FIDUCIA IN DRAGHI E NEL GOVERNO. ALESSANDRA GHISLERI: “IL 76,1% DEGLI INTERVISTATI CONDIVIDE IL GREEN PASS PER GLI INSEGNANTI. TRA I VACCINATI QUESTA PERCENTUALE SFIORA IL 90%. IL 75,4% (CON IL 90,2% TRA I VACCINATI) CONDIVIDE IL GREEN PASS OBBLIGATORIO PER MUOVERSI CON AEREI, TRENI, TRAGHETTI E PULLMAN” – LA BATTAGLIA PERSA DI SALVINI E MELONI: IL 70% DEI LORO ELETTORI VUOLE IL CERTIFICATO PER…
Alessandra Ghisleri per “La Stampa”
La ripresa dei lavori a pieno ritmo l’ha proprio offerta il Presidente del Consiglio Mario Draghi con la sua prima conferenza stampa dopo la pausa estiva. Una prima dose di informazioni chiare senza “se” dove è stato definito l’obbligo vaccinale, la terza somministrazione di vaccino, l’estensione del Green Pass ancora nelle modalità da definire e la vaccinazione obbligatoria per tutti i migranti che arriveranno nel nostro Paese.
MARIO DRAGHI E IL GREEN PASS BY OSHO
Ha ben delineato il perimetro di attività del suo Governo, distante dai partiti e dalla loro azione in parlamento, oltre che dalle loro legittime controversie. È evidente che la presenza di Mario Draghi tiene forte e unita la maggioranza di Governo, soprattutto tra i suoi uomini più che sui partiti che la compongono.
Il Presidente del Consiglio ha infatti ben circoscritto il rapporto tra i dossier di Governo di cui si tratta nelle stanze che fanno capo a Palazzo Chigi e le diatribe politiche di cui si ha testimonianza principalmente sui media. Il suo atteggiamento pacato, serio, al di sopra dei contrasti politici, unitamente al suo linguaggio chiaro e semplice non tradisce. È sincero anche quando dichiara che non ci sono mappe composte con soluzioni pre-definite. Il suo realismo e il suo stile piacciono – ancora- agli italiani che lo premiano nuovamente nell’indice di fiducia attribuendogli un buon 56,1% (+1,6% in una settimana, dopo un significativo calo registrato ai primi di agosto).
Anche il suo Governo riscuote successi in tal senso con un 46% che lo pone ben al di sopra dei governi che lo hanno preceduto in questa legislatura. Le sue affermazioni trovano ampio riscontro nella maggioranza degli italiani. Le risposte dei cittadini sul Green Pass e sul timore per una possibile risalita virulenta dei contagi non offrono spunti di sorpresa, anzi non fanno che confermare le tendenze in atto da ormai qualche mese.
Il 70,2% della popolazione è ancora preoccupato per una possibile risalita dei contagi e tra questi il 75,1% dei soggetti vaccinati. In Italia, ad oggi, abbiamo superato i 40 milioni di vaccinati con almeno una dose (75,3% sulla popolazione maggiore di 12 anni – Fonte Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero della Salute) con più di 38 milioni che hanno concluso il ciclo (71,7%).
SELFIE DI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI
Confrontando questi numeri ufficiali con i risultati del sondaggio si trova un forte parallelismo: il 76,1% degli intervistati condivide il Green Pass per gli insegnanti. Tra i vaccinati questa percentuale sfiora il 90%, mentre è al 72,6% tra gli elettori della Lega e al 61,7% per quelli di FdI. Se analizziamo le valutazioni all’interno del corpo insegnanti scopriamo che il 90,9% degli insegnanti scuola elementare media condivide il provvedimento, mentre tra i docenti delle scuole superiori la condivisione è del 65,9%. Il 75,4% (con il 90,2% tra i vaccinati) condivide il Green Pass obbligatorio per muoversi con aerei, treni, traghetti e pullman. Anche gli elettori di Giorgia Meloni e Matteo Salvini si dichiarano allineati con i risultati nazionali rispettivamente con il 73,5% e il 71%.
E se manifestare è un diritto ampiamente riconosciuto, solo un cittadino su tre condivide le manifestazioni che hanno visto i No Vax protagonisti e tra loro i duri e puri risultano essere l’8,8%, con un picco del 15,6% tra gli elettori di FdI. Di contro il 65,2% del totale campione intervistato non le ha approvate, condannandole e tra loro l’80,6% dei vaccinati. Quando si elabora un giudizio si ha la tendenza generale, anche in maniera non consapevole, ad affidarsi a punti di riferimento che agiscono proprio come ancore mentali. Tuttavia, in questo contesto, la fotografia che ci ha consegnato l’ultima rilevazione delle intenzioni di voto non riporta grandi sconvolgimenti, fa emergere invece una situazione molto simile a quella immediatamente antecedente l’inizio della pausa estiva.
Oltre al «primo partito» rappresentato dagli elettori che si dichiarano astenuti o indecisi sul voto (36,2%), ancora una volta 4 partiti si contendono la «leadership percentuale» del voto, 4 forze molto vicine tra loro ed equamente suddivise tra centrodestra e centrosinistra. Fratelli d’Italia col 20% mantiene il proprio vantaggio sulla Lega – 19,4% – mentre il Partito Democratico, col 19%, vede molto vicino a sé la convincente risalita del M5S, che col 16,3% nelle intenzioni di voto, ha recuperato 2.7 punti percentuali dal mese di luglio. Un recupero che vede l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte protagonista, anche se tra le file dell’elettorato del Movimento si registrano confusione e incertezza tra i diversi meetup locali e i vertici nazionali.
La distanza col principale alleato democratico è ancora importante, tuttavia le due forze, unite tra loro, ottengono il 35,3% dei consensi attestandosi ad una distanza di 4.1 punti percentuali dalle due forze del centrodestra che, negli ultimi mesi, hanno dominato la «griglia» delle intenzioni di voto. Facendo altre sommatorie ci si accorge che il centro destra con tutte le sue parti in gioco, oggi, è in grado di raggiungere il 47,3%, mentre il centro sinistra con il PD più tutte le formazioni satelliti e i 5Stelle arriverebbe al 40,3%. La riflessione concreta si innesta su alcuni partiti che si dichiarano indipendenti nei confronti dei due poli principali, come Italia Viva di Matteo Renzi, Azione di Carlo Calenda e + Europa di Benedetto della Vedova.
GIORGIA MELONI CON MATTEO SALVINI SULLO SFONDO
La loro somma raggiunge l’8,1% e, tenendo conto della legge elettorale e del taglio dei parlamentari, questa area si dimostra ancora una volta l’ago della bilancia per stabilire i possibili vincenti e perdenti nella battaglia elettorale. Di certo oggi è utile seguire gli sviluppi dei diversi partiti in vista delle prossime elezioni amministrative che si terranno tra un mese e che coinvolgeranno importanti capoluoghi italiani come Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli, la regione Calabria e le suppletive per due diversi Collegi elettorali.
Del resto è chiaro che l’universo della politica non è solo incentrato sulla razionalità dei numeri e degli algoritmi, ma piuttosto sulle fragilità umane, sulle emozioni, sulla fantasia e sui percorsi individuali nel confronto quotidiano con la realtà che ci riporta ogni giorno con i piedi per terra e che ci fa riflettere sulla possibilità di trovare un fronte comune sui grandi cambiamenti che tutti stanno attendendo.
LUCA ZAIA CON IL GREEN PASS GREEN PASS SCUOLA matteo salvini e giorgia meloni salvini meloni MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI alessandra ghisleri