Il ministro dell’Economia e delle Finanze ha annunciato che domani sera verrà approvato un nuovo decreto aiuti sul caro energia. Si tratta del quarto dopo i tre decisi dal governo Draghi. Pronto anche un nuovo adeguamento delle pensioni all’inflazione.

“Sì, sì, il decreto lo approviamo domani sera“. Così ha parlato il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti interpellato a margine della sua audizione in Parlamento annunciando che il governo ha intenzione di varare un nuovo decreto aiuti sul caro energia. Si tratterebbe del quarto dopo i tre decisi dal governo Draghi. Allo studio c’è “uno strumento che renda possibile la rateizzazione degli oneri per l’energia elettrica”.

“Variazione negativa del Pil nel quarto trimestre”

“Le stime interne prefigurano per l’ultima parte dell’anno una variazione negativa del Pil”, ha detto il ministro alle commissioni speciali di Camera e Senato riunite per ascoltarlo sulle aggiunte dell’esecutivo alla Nadef, la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza approvata dal governo guidato da Giorgia Meloni lo scorso venerdì 4 novembre. Secondo Giorgetti, la diminuzione sarebbe causata da “un arretramento del valore aggiunto dell’industria e un rallentamento della crescita del settore dei servizi” che avevano contribuito a trascinare il Pil nel terzo trimestre, aumentato di mezzo punto percentuale.

Via al libera all’adeguamento delle pensioni all’inflazione

Giorgetti ha anche annunciato di stare per firmare il decreto sull’adeguamento delle pensioni all’inflazione. Gli assegni sono già cresciuti ma con la nuova misura ci sarà “un aumento della relativa spesa del 7,3 per cento”. “Se consideriamo il periodo 2022-2025, la spesa per pensioni assorbirà risorse per oltre 50 miliardi“, ha aggiunto il ministro parlando del costo dell’indicizzazione delle pensioni all’inflazione.

Le promesse del centrodestra

Il ministro si è poi soffermato sulle misure promesse dal centrodestra in campagna elettorale. Allo studio c’è “l’estensione della soglia di ricavi e compensi” per le partite Iva che aderiscono al regime forfetario: ossia un incremento della soglia già prevista fino a 65.000 euro. Giorgetti ha citato anche la “tregua fiscale” ossia un condono per chi ha debiti con l’Agenzia delle entrate. E la cosiddetta flat tax incrementale “per i titolari di redditi da lavoro o di impresa non aderenti al regime forfetario che potranno assoggettare ad aliquota del 15% una quota dell’incremento di reddito registrato nel 2022 rispetto al maggiore tra i medesimi redditi dichiarati e assoggettati all’Irpef nei tre anni d’imposta precedenti”.

 

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