Le elevate temperature e le ondate di calore che hanno interessato l’Italia nel mese di giugno e nelle prime due settimane di luglio sono state associate a un incremento della mortalità, soprattutto nelle Regioni del Centro-Sud interessate per intensità e durata del fenomeno.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Meteorologia (Wmo), le ondate di calore che si stanno osservando nell’estate 2022 rappresenteranno in futuro la nuova normalità. Le ‘heatwaves‘ come quelle che stanno interessando il nostro Paese sono destinate a diventare più frequenti, più lunghe e intense. Lo evidenziano le recenti stime dell’Intergovernmental Panel of Climate Change (Ipcc) nell’ultimo rapporto, con un impatto sempre più rilevante sulla salute della popolazione esposta. Secondo il panel di esperti dell’Ipcc, le temperature nei prossimi anni aumenteranno più velocemente nell’area del Mediterraneo e nel nostro Paese, rispetto ad altre aree del pianeta. Lo riporta il ministero della Salute nel Piano preventivo nazionale per gli effetti delle ondate di calore.
In assenza di interventi per la riduzione delle emissioni, il riscaldamento globale potrebbe superare i 2°C a metà secolo con una concomitanza di effetti che andranno dall’aumento delle temperature estreme, della siccità e degli incendi, alla diminuzione del manto nevoso e della velocità del vento, oltre all’incremento medio del livello del mare. Non solo, l’aumento delle temperature potrà avere gravi effetti anche sulla mortalità. Una preoccupazione che dal report del ministero emerge già analizzando i dati dei primi mesi dell’estate 2022.
Temperature in aumento in Italia
Nei mesi di maggio e di giugno sono state registrate temperature superiori alla media stagionale di +3.2°C e +3° C in tutto il Paese. Durante l’ondata tra fine giugno e la prima settimana di luglio, poi, si sono registrati picchi compresi tra 37-40°C, con gravi effetti ambientali e anche sulla mortalità nazionale.
Aumentano i decessi
Nel report si legge che nella seconda metà di maggio la mortalità è risultata complessivamente superiore all’atteso (+10%) con un eccesso significativo si è registrato a Brescia, Roma, Pescara, Bari e Potenza. Nel mese di giugno è da segnalare complessivamente una mortalità del 9% superiore alle attese. Le città in cui si è registrato un incremento significativo della mortalità che sembra, almeno in parte attribuibile all’esposizione alle elevate temperature registrate, sono Torino (+11%), Roma (+13%), Napoli (+15%), Bari (+23%), Palermo (+19%), Catania (+32%).
Tra il primo e il 15 luglio si è osservato complessivamente un incremento significativo della mortalità pari al +21%, con incrementi in diverse delle città dove si sono verificate le ondate di calore, in particolare a Brescia (+31%), Bologna (+22%), Firenze (+22%), Roma (+28%), Viterbo (+52%), Latina (+72%), Napoli (+27%), Cagliari (+51%), Bari (+56%), Palermo (+34%), Catania (+35%), Catanzaro (+48%). Anche a Torino si registra un eccesso di mortalità sebbene non si siano registrate condizioni di ondata di calore ma solo giorni isolati di caldo.
Il confronto a fine estate per escludere i decessi Covid
In conclusione, si legge nel report, attraverso la sola analisi descrittiva è impossibile escludere che parte dell’incremento di mortalità osservato possa essere attribuibile alla concomitante epidemia di Covid-19 in corso. L’analisi di serie temporale che verrà condotta a fine estate consentirà di stimare l’incremento di mortalità associato alle elevate temperature per ciascuna città, di confrontare l’effetto stimato nell’estate 2022 con quella degli anni precedenti, e di stimare l’eccesso di mortalità attribuibile alla temperatura, tenendo conto nel modello anche dell’effetto dell’epidemia da Covid-19.