“Ti ammazzo, non devi più venire a casa mia a chiedermi i soldi, perché non ti pago nulla”: sono le frasi che un idraulico di 56 anni di Roma si sarebbe sentito dire dal suo datore di lavoro che poi lo avrebbe colpito con un’ascia alla testa e sulle braccia. I fatti sono riportati in una denuncia che l’idraulico ha sporto ai carabinieri della stazione di Colonna che poi hanno fermato il datore di lavoro. L’arresto è stato convalidato.
L’idraulico è stato portato all’ospedale Tor Vergata in codice rosso, ma non sarebbe in pericolo di vita. L’aggressore, arrestato dai carabinieri, avrebbe preso l’ascia da una cassetta degli attrezzi che aveva in auto. “Il titolare della ditta, per cui ho lavorato sei mesi, non mi ha mai regolarizzato. Mi doveva pagare da due mesi. Come da accordi, mi avrebbe dovuto retribuire 1600 euro. All’inizio mi ha detto che non li aveva, poi che non me li avrebbe mai dati”, mette a verbale il 56enne di fronte ai militari dell’Arma, mentre si trova al reparto di ortopedia e traumatologia dell’ospedale.
Esasperato dai mancati pagamenti, poiché avrebbe dovuto affrontare alcune spese in casa, il 18 ottobre avrebbe provato a incontrare il datore di lavoro: “Sono andato a casa sua con un mio amico – è il suo racconto – ma la moglie mi riferiva che non era in casa e che lo avrebbe avvisato lei”. Quindi la presunta vittima avrebbe ricevuto una telefonata dall’uomo: “Mi riferiva, con tono pacato, che sarebbe passato lui a casa mia”. Verso le 18:30, nel cortile di casa dell’idraulico, sarebbe dunque avvenuta l’aggressione a colpi d’ascia. L’uomo aveva indicato ai carabinieri i nomi di due testimoni che avrebbero assistito ai fatti.