Oltre due milioni di elettori erano chiamati alle urne per eleggere i loro rappresentanti al ballottaggio. Il centrosinistra ha vinto nella maggior parte dei capoluoghi di provincia ma l’astensione è stata molto alta: ha votato solo il 42,19% degli aventi diritto, un dato ancora più basso rispetto a quello del primo turno.
Sono stati eletti i rappresentanti dei 65 Comuni dove si è votato domenica per il secondo turno delle amministrative. Il centrosinistra ha vinto nella maggior parte dei capoluoghi (7 su 13) mentre il centrodestra è riuscito a strappare Lucca e a riconfermarsi in città come Barletta e Gorizia.
Il segretario del Pd Enrico Letta ha definito il risultato “straordinario” e ha detto che rafforza il governo.”Alla fine paga la linearità e la serietà: il Pd vince, il centrosinistra vince perché la serietà, la responsabilità, la linearità sono più importanti di qualunque altra considerazione. Questa è stata linea che ci siamo dati. I cittadini sono in un momento di difficoltà e di fronte a questo c’è bisogno di una politica che deve dare affidabilità”.
C’è, però, un dato che stona con questi toni trionfali ed è quello dell’affluenza. Solo il42,19% degli oltre due milioni di aventi diritto si è recato alle urne. Si tratta di una percentuale ancora più bassa di quella del primo turno.
I risultati nei capoluoghi
Il centrosinistra ha vinto in sette dei 13 capoluoghi dove si è votato, compreso l’unico di Regione: Catanzaro. Qui è stato eletto Nicola Fiorita col 58,24% dei voti mentre si è fermato al 41,76%Valerio Donato, appoggiato anche da Forza Italia e Lega.”Ci ho sempre creduto, il nostro è un progetto che viene da lontano”, ha commentato il nuovo sindaco. “Gli avversari hanno fatto un disastro, ci hanno aiutato, ma la verità è che questa città voleva cambiare”.
Vittoria storica anche a Verona dove l’ex calciatore Damiano Tommasi è riuscito a prevalere sul sindaco uscente Federico Sboarina, sostenuto da Fratelli d’Italia e Lega.
Il centrosinistra festeggia anche a Parma con Michele Guerra, a Piacenza con Katia Tarasconi, ad Alessandria con Giorgio Angelo, a Cuneo con Patrizia Manassero e a Monza con Paolo Pilotto. Perde invece Lucca dove il suo candidato, Francesco Raspini, si è fermato al 48,97% dei voti. Alla guida della città, dopo svariati anni, torna così il centrodestra grazie al 51,03% dei consensi ottenuti da Mario Pardini.
Oltre alla città toscana, il centrodestra ha vinto in altri tre capuologhi: Barletta e Gorizia – dove sono stati riconfermati rispettivamente Cosimo Cannito e Rodolfo Ziberna – e a Frosinone. Nella città laziale è prevalso col 55,54% dei voti Riccardo Mastrangeli, assessore uscente che aveva sfiorato l’elezione al primo turno.
A Como ha vinto Alessandro Rapinese. Sostenuto dalle liste civiche, ha ottenuto il 55,40% superando così Barbara Minghetti, candidata del centrosinistra, ferma al 44,60%. Risultato simile anche a Viterbo dove Chiara Frontini ha ottenuto il 64,92% sconfiggendo la candidata sindaca di centrosinistra e M5s Alessandra Troncarelli, che ha ottenuto il 35,08% dei voti.