NO VAX SENZA PAX! TORNANO IN PIAZZA A ROMA I “GUERRIERI” CHE RIFIUTANO L’INIEZIONE – A SOFFIARE SUL FUOCO DELLA PROTESTA GIULIANO CASTELLINO (FORZA NUOVA): “NIENTE SIGLE, E’ IL POPOLO CONTRO LA DITTATURA” – LA MINISTRA DELL’INTERNO LAMORGESE: “TONI PREOCCUPANTI” – IL PERICOLO DI LUPI SOLITARI. E OGGI E’ ANCHE 11 SETTEMBRE: DISPOSTA LA MASSIMA VIGILANZA SUGLI OBIETTIVI AMERICANI IN ITALIA…
Fabrizio Caccia per il Corriere.it
insulti e minacce sul canale telegram basta dittatura 1
È già partita la nuova adunata sul famigerato canale Telegram «Basta dittatura!» dei No Vax (quasi 43 mila iscritti). L’appuntamento è per oggi alle 18, ottavo sabato consecutivo, con manifestazioni No Green Pass annunciate in più di 120 città italiane, in ordine alfabetico da Agrigento a Voghera: in piazza Duomo a Milano, in piazza Castello a Torino, in piazza dell’Esquilino a Roma.
La galassia social è di nuovo in fermento: è di ieri la nascita di un altro canale Telegram (finora poco più di 40 iscritti) «Camionisti No Green Pass», dove s’invoca il blocco delle autostrade. Finisse come il primo settembre scorso, quando i No Pass volevano bloccare i treni ma nelle stazioni si contavano più giornalisti che manifestanti, non ci dovrebbero essere problemi.
insulti e minacce sul canale telegram basta dittatura 2
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese però non si fida, e perciò anche oggi le forze dell’ordine presidieranno le piazze per scongiurare disordini. «Abbiamo avuto manifestazioni che ci davano preoccupazione – ha ricordato ieri Lamorgese durante la presentazione del Libro Blu 2020 dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli -. Ad esempio l’annunciato blocco delle stazioni, dove ci siamo impegnati particolarmente ed è andato tutto bene. Da inizio pandemia abbiamo svolto circa 50 milioni di controlli e abbiamo avuto anche raduni con infiltrazioni della criminalità. Ma i toni ogni giorno salgono sempre di più e c’è il rischio che ci siano estremismi che vanno a incidere sulle manifestazioni».
Il timore del Viminale, insomma, è sempre lo stesso: che sul fuoco della protesta dei cittadini comuni soffino apposta i gruppi dell’estrema destra e dell’estrema sinistra col chiaro intento di destabilizzare. Come ammise lo stesso Roberto Fiore, il leader nazionale di Forza Nuova, già il 5 settembre di un anno fa a Roma, durante una manifestazione di No Mask: «Questa battaglia per noi è strategica. A eventuali nuovi lockdown risponderemo con la disobbedienza civile e anche incivile».
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E non è un caso che pochi giorni fa la Digos della Capitale sia andata a bussare a casa di Giuliano Castellino e altri dirigenti del movimento romano di ultradestra: Castellino puntualmente compare in testa alle manifestazioni dei No Pass e questo pomeriggio potrebbe tornare in piazza.
Oggi, poi, è pure l’11 settembre: «Sono 20 anni dalle Torri Gemelle e il rischio terrorismo c’è sempre. Al momento però è rappresentato soprattutto da “lupi solitari” o persone disturbate, fragili, che possono essere inserite in circuiti di questo tipo», ha detto ieri Lamorgese, che mercoledì prossimo terrà alla Camera un’informativa urgente sul contestatissimo rave di Ferragosto a Viterbo, sul quale l’attacca ancora il leader della Lega, Matteo Salvini («Un rave abusivo con droga, morti e violenze sessuali. In 10 mila con i camper sono arrivati da mezza Europa e un ministro dell’Interno che tollera una cosa del genere in piena pandemia non è all’altezza del suo compito»).
Alla vigilia della nuova protesta No Vax, i carabinieri dei Nas hanno eseguito ieri un decreto di perquisizione nei confronti di un 35enne della provincia di Latina, denunciato per «minaccia aggravata». Aveva preso di mira il ministro della Salute, Roberto Speranza, con messaggi di morte inviati via email.
Così, la ministra dell’Interno è tornata con forza sull’argomento web: «Con la pandemia gli italiani si sono chiusi in casa e l’unico strumento per poter avere contatti era il computer. E infatti in questo lungo periodo, mentre la percentuale di reati in generale è diminuito, il dato che risulta in aumento è proprio quello dei reati su internet: commercio online, giochi e scommesse. Il rischio, insomma, è che i giovani vadano a utilizzare impropriamente il computer, senza controlli e quindi possano poi cadere nella ludopatia che noi assolutamente dobbiamo contrastare». Non solo, dunque, leoni da tastiera.
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