Sebbene il 31 dicembre dovrebbe finire lo stato d’emergenza, ormai non più prorogabile per legge, a quanto pare non sarà lo stesso per il tanto discusso Green Pass.

Si sta discutendo di estendere il certificato verde non solo fino a marzo come si era inizialmente detto ma, addirittura, fino all’estate del 2022, questo principalmente per spingere verso le terze dosi oltre che “convincere” chi non ha fatto ancora la prima.

Si pensa di modularne l’estensione man mano fino ad interessare sempre meno categorie lavorative.

SOLO LAVORO O ANCHE SVAGO?

In questi giorni si sta parlando di estensione dell’obbligo del Green Pass lavorativo ma la domanda è: anche le categorie come ristornati, palestre e cinema saranno coinvolte?

Al momento, a riguardo, non possiamo darvi notizie certe perché attualmente se ne sta discutendo solamente per quanto concerne l’ambito lavorativo. Si presuppone che con la caduta dello stato d’emergenza il certificato verde in questi casi vada tolto ma, di nuovo, tutto dipenderà dal governo.

GREEN PASS FALSI

Ciò che preoccupa anche è la facilità con cui questo Green Pass si può falsificare.

Si è scoperto che sono state rubate le chiavi codificate per la generazione dei QR Code adibite alla certificazione vaccinale.

Sono stati ricreati centinaia di Green Pass fasulli che, però, ai controlli risultano essere perfettamente funzionanti. Un esempio di pessimo gusto, o mera provocazione, è stato il certificato a nome di Adolf Hitler circolato in questi giorni.

Il Green Pass contiene svariati dati del proprietario: anagrafici, validità del Pass, tipologia di vaccino somministrato. Per verificare che il certificato sia valido bisognerebbe fare un controllo incrociato di questi tre punti ma, dato che non viene fatto, aggirare la legge e creare Pass finti diventa sin troppo semplice.

Nel dark web, dove si può accedere solo tramite browser e indirizzi IP specifici, ci sono svariati rivenditori di certificati verdi e quelli falsi trovati negli ultimi giorni provengono proprio da lì.