Altro che razzisti, come li accusa di essere Meghan. La Regina Elisabetta e la famiglia reale sono sostenitori del movimento Black lives matters (Blm). Parola di uno dei rappresentanti della sovrana, sir Ken Olisa, primo nero a ricoprire la carica di Lord-Lieutenant di Londra.

Intervistato da Channel 4, sir Ken ha raccontato di aver affrontato più volte l’argomento del razzismo con la famiglia reale, “soprattutto negli ultimi 12 mesi, dopo la morte di George Floyd negli Stati Uniti”. “E’ un argomento importante di discussione. La questione è cosa si può fare per rimuovere le barriere”, i reali “vogliono appassionatamente far sì che la nazione sia unita negli stessi valori”, ha spiegato. E alla domanda se il palazzo reale sostenga il movimento Blm, sorto per protesta contro le violenze della polizia ai danni degli afroamericani, sir Ken ha detto: “la risposta è sì”.

Sir Ken è intervenuto durante il programma Black To Front, in onda questa sera, realizzato interamente da una squadra di giornalisti e presentatori neri. Nell’intervista ha raccontato che la regina gli aveva chiesto consiglio sull’opportunità di visitare il luogo del drammatico incendio della Grenfell tower a Londra. Sir Ken era a favore della visita, ma quando avvenne ricorda che non sapeva “se l’avrebbero fischiata o le avrebbero lanciato cose addosso, ma quando è scesa dall’auto tutta la gente si è messa ad applaudire”.

Il racconto di sir Ken offre un quadro ben diverso da quanto raccontato dalla moglie del principe Harry, nella famosa intervista a Oprah Winfrey. Allora Meghan disse che un membro della famiglia reale, di cui non rivelò il nome, escludendo però la sovrana e il consorte Filippo, si era preoccupato con Harry del colore della pelle del bimbo che lei portava in grembo.





Agenzia Stampa AdnKronos