L’andamento del Prodotto interno lordo tedesco certifica l’ingresso della Germania in recessione, che si verifica quando si hanno due trimestri consecutivi di contrazione in questo indicatore. Cosa sta succedendo.
La Germania entra in recessione: il Pil tedesco nel primo trimestre dell’anno è sceso dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, il quarto trimestre del 2022, quando aveva fatto segnare un -0,5%. Le stime erano di un 0%. La recessione e’ comunemente definita come due trimestri consecutivi di contrazione. Rispetto al primo trimestre del 2022 la contrazione e’ stata dello 0,5% rispetto al +0,8% mentre le stime prevedevano un calo piu’ cotenuto (-0,1%).
Cosa è successo in Germania
Una stima preliminare aveva mostrato che il prodotto interno lordo (Pil) ristagnava a crescita zero nel primo trimestre, il che significa che la Germania sarebbe scampata per un pelo a una recessione. Ma i timori di recessione sono stati nuovamente incoraggiati dopo che i dati pubblicati all’inizio di questo mese hanno mostrato che la produzione industriale tedesca è diminuita più del previsto a marzo, penalizzata da una debole performance del settore automobilistico.
Il peso dell’inflazione
Come ricostruisce l’emittente tedesca Deutsche Welle, l’inflazione ha continuato a pesare sull’economia tedesca durante il secondo trimestre. Questo elemento ha avuto un impatto sui consumi delle famiglie, che sono diminuiti dell’1,2% su base trimestrale. I consumatori hanno visto l’elevata inflazione erodere il loro potere d’acquisto, riducendo la domanda nell’economia. Sebbene la tendenza al rialzo dei prezzi si sia recentemente attenuata, il tasso annuo di inflazione del 7,2% registrato ad aprile era ancora relativamente elevato.
Le famiglie private hanno speso meno per cibo, bevande, vestiti, scarpe e mobili rispetto al trimestre precedente. Hanno anche acquistato meno auto nuove, forse a causa dell’interruzione dei sussidi governativi alla fine del 2022. Anche la spesa pubblica è crollata nei primi tre mesi dell’anno.
Fonte Agi