È stato individuato e fermato un detenuto che lo scorso marzo era riuscito a scappare grazie a un permesso ottenuto per andare in cimitero.
La vicenda
È finita la fuga di un detenuto che era riuscito a fuggire dal carcere di Como grazie a un permesso ottenuto per visitare la tomba della madre. Dopo quattro mesi, Massimo Riella – questo il suo nome – è stato individuato e fermato a Podgorica, in Montenegro.È stato il servizio di cooperazione internazionale dell’Interpol a comunicare la notizia al Nucleo investigativo della Polizia penitenziaria, che da tempo era sulle sue tracce. “Ho manifestato al direttore del Nic, Augusto Zaccariello, le mie congratulazioni per la cattura dell’evaso, chiedendogli di esternarle a tutto il personale del Nucleo e, in particolare, del Nir della Lombardia, per il contributo determinante prestato nella lunga e complessa attività di indagine, che ancora una volta dimostra la grande professionalità del nostro personale”, ha commentato il capodel del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi.
Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa