Nuova tornata di elezioni amministrative. Gli abitanti di circa 600 Comuni sono chiamati al voto domenica 14 e lunedì 15 maggio. Il 28 e 29 del mese tocca a Sardegna e Sicilia. Ecco tutti dettagli.
Domenica 14 e lunedì 15 maggio si svolgeranno le elezioni amministrative che coinvolgeranno circa 600 città. Il 28 e il 29 maggio, invece, toccherà a Sardegna e Sicilia, portando a quasi 800 le città interessate dal voto. Nelle stesse date si terranno anche i ballottaggi per i Comuni con più di 15mila abitanti. Tra questi, 17 sono capoluoghi. Ecco dove e come si vota.
I Comuni chiamati alle urne
Saranno 766 le città in cui si rinnoveranno Giunte e Consigli comunali, 17 i Comuni capoluogo di Provincia: Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso e Vicenza. Ancona invece sarà l’unico capoluogo di Regione. La Sicilia sarà la Regione con il maggior numero di Comuni al voto (128) e quella dove si trova il municipio più grande, Catania. Il Comune più piccolo dove si voterà è quello di Castelmagno, in provincia di Cuneo.
I Comuni che andranno al voto Regione per Regione saranno: 31 in Abruzzo, 14 in Basilicata, 41 in Calabria, 84 in Campania, 21 in Emilia-Romagna, 47 nel Lazio, 23 in Liguria, 106 in Lombardia, 15 nelle Marche, 14 in Molise, 70 in Piemonte, 51 in Puglia, 39 in Sardegna, 128 in Sicilia, 22 in Toscana, 3 in Trentino-Alto Adige, 7 in Umbria, 1 in Valle d’Aosta, 49 in Veneto. Gli elenchi completi dei comuni chiamate al voto si trovano sul sito ufficiale del ministero dell’Interno: a questo link per le Regioni a statuto ordinario, qui per la Sardegna e qui invece per quelle a statuto speciale.
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Quando si vota
Come già detto, la seconda tornata di elezioni comunali si terrà nelle Regioni a statuto ordinario in due giornate: domenica 14 maggio, con le urne aperte dalle 7.00 alle 23.00, e lunedì 15, e in questo caso ci si potrà recare ai saggi dalle 7.00 alle 15 . Nei comuni con più di 15mila abitanti per il turno di ballottaggio si tornerà a votare il 28 e 29 maggio. Negli stessi giorni si voterà in Sardegna e Sicilia con i ballottaggi già fissati per l’11 e il 12 giugno. In Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta ci si recherà alle urne domenica 21 maggio con eventuali ballottaggi il 4 giugno.
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Quali sono le modalità di voto
Le indicazioni per il voto cambiano in funzione della popolazione dei Comuni.
In quelli con una popolazione che non supera i 15mila abitanti, il segno sulla scheda elettorale andrà messo solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o su entrambi, come si legge nelle domande frequenti (Faq) pubblicate sul sito del Ministero dell’Interno. in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco. Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
Invece, nei Comuni con più di 15.000 abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco; in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco; tracciare un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco o su entrambi (in tutti e due i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri). Esiste anche una terza opzione, ovvero quella del voto disgiunto, tracciando un segno sul candidato sindaco e un altro segno su una lista non collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia all’uno che all’altra. È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Se nessun candidato dovesse raggiungere tale soglia si torna a votare per il ballottaggio tra i due candidati più votati.
Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.
I documenti utili per votare
L’elettore dovrà presentarsi ai seggi con tessera elettorale e documento d’identità. Sulla tessera sono indicati il seggio, il numero e la sede della sezione a cui si è assegnati, il collegio e la circoscrizione di appartenenza. I documenti di identità accettati sono la carta d’identità o altro documento d’identificazione che abbia una fotografia rilasciato da una pubblica amministrazione, come la patente di guida, anche se scaduti, purché siano sotto ogni altro aspetto regolare ad assicurino l’identificazione dell’elettore. O anche la tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare, o la tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, sempre munita di fotografia.
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Dove rinnovare la tessera elettorale
La tessera elettorale che ha esaurito i diciotto spazi per la certificazione del voto si rinnova presso l’ufficio elettorale del proprio Comune di residenza che resterà aperto dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto (quindi dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 14 maggio e dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì 15 maggio).
A questo link è possibile trovare tutte le domande frequenti raccolte dal ministero dell’Interno in merito alle imminenti elezioni.