Il 12enne britannico era in coma irreversibile dallo scorso 7 aprile dopo un incidente domestico che gli aveva causato gravi lesioni cerebrali. Questa mattina i medici del London Royal Hospital, dopo l’ok di tutti i tribunali competenti, hanno staccato le macchine che lo tenevano in vita.

L’annuncio è arrivato dalla madre, Hollie Dance : “Archie è morto alle 12.15 di oggi. Un bambino così bello. Ha combattuto fino alla fine, sono orgogliosa di essere sua mamma”, ha detto la donna ai cronisti fuori dall’ospedale. Archie Battersbee, 12 anni, aveva subito lesioni cerebrali in seguito a un incidente avvenuto in casa quattro mesi fa.

La battaglia legale

“Ho fatto tutto il possibile per tenerlo in vita”, ha detto la madre, che negli ultimi mesi ha presentato diversi ricorsi nei tribunali britannici pur di impedire che fosse staccata la spina. Come spiega la Bbc, dopo che il ragazzino è stato trasferito al Royal London Hospital di Londra, i medici hanno comunicato alla famiglia di Archie che ritenevano che le lesioni fossero così gravi da portare alla morte cerebrale. Da quel momento i familiari del 12enne hanno iniziato una lunga battaglia legale per cercare di tenerlo in vita. Il 13 giugno i giudici hanno stabilito che Archie era morto il giorno della risonanza magnetica del 31 maggio e che il trattamento di sostegno vitale poteva essere interrotto. Un’istanza presentata dalla famiglia alla Corte d’Appello per ribaltare la sentenza è stata respinta, così come dalla Corte Suprema.

Il ministro della Salute britannico Steven Barclay aveva chiesto ai tribunali un’udienza urgente per riesaminare il caso, ma tre giudici della Corte d’Appello hanno respinto la richiesta e quindi confermato la decisione originaria di interrompere il trattamento che teneva in vita il 12enne.

Una volta appresa la decisione del tribunale, la mamma aveva chiesto che il bambino venisse trasferito in una struttura privata per morire circondato dall’affetto dei suoi cari, ma l’Alta Corte di Londra ha negato questa possibilità.

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