Il governo Meloni ha approvato la sua prima legge di bilancio, che vale trenta miliardi ed è finalizzata soprattutto ad aiutare famiglie e imprese contro il caro bollette. Tra le misure del provvedimento, che dovranno passare al vaglio del Parlamento, anche una riforma della flat tax e il parziale superamento della legge Fornero.
È arrivato nella notte tra lunedì 21 e martedì 22 novembre, dopo tre ore di riunione del Consiglio dei ministri, il via libera alla legge di bilancio per il 2023, la prima dal governo Meloni. La manovra, altro nome con cui è noto questo provvedimento, vale 35 miliardi, 21 dei quali in deficit, ed è volta in gran parte ad aiutare famiglie e imprese contro il caro bollette. Tra le misure approvate, c’è una revisione del reddito di cittadinanza, un parziale superamento della legge Fornero che consentirà di andare in pensione a 62 anni di età, e l’estensione della platea beneficiaria della flat tax. Ecco cosa ha deciso il governo e su quali misure dovrà ora esprimersi il Parlamento.
Le misure approvate
Il Consiglio dei ministri si è riunito intorno alle 20.45 di lunedì, al termine di un vertice di governo pomeridiano cui hanno partecipato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. Già dopo questo primo incontro, il leader della Lega aveva espresso soddisfazione dicendo che nella manovra c’erano tutte le misure chieste dal suo partito, mentre Tajani aveva riferito che si era andati nella direzione giusta.
Per quanto riguarda le misure contro il caro bollette, la legge di bilancio appena approvata prevede un innalzamento del credito d’imposta dal 30 al 35% per le piccole e medie imprese. Come anticipato, è stato poi tagliato il cuneo fiscale in favore dei lavoratori. La riduzione decisa è pari al 2% fino a 35.000 euro, mentre lo sgravio sale al 3% per i redditi più bassi, ovvero quelli fino a 20.000 euro.
Relativamente alle pensioni, è stato deciso che sarà possibile uscire dal mercato del lavoro con 41 anni di contribuiti e 62 di età. Il nuovo sistema, noto come ‘Quota 103‘, è un modo temporaneo per superare la legge Fornero in base alla quale non si potrebbe smettere di lavorare prima dei 67 anni, tranne in alcuni casi. Novità anche per le pensioni minime, che saranno innalzate da 523 a quasi 600 euro grazie all’indicizzazione nei confronti dell’inflazione, e per Opzione Donna. Il sistema è stato prorogato per un anno, ma con qualche modifica: le donne che hanno due o più figli potranno smettere di lavorare a 58 anni, mentre dovranno aspettare di compiere 59 quelle che hanno un solo figlio.
Cambiamenti in arrivo per il reddito di cittadinanza. Dal 1 gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) il Rdc verrà riconosciuto nel limite massimo di 8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. È inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, il sussidio decadrà. La stessa cosa avverrà anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua di lavoro. Il reddito sarà poi abrogato dal 1 gennaio 2024 e verrà sostituito da una nuova riforma. Il Ministero di Economia e finanza stima un risparmio di 734 milioni per il 2023, che finanzierà un fondo che a sostegno dell’inclusione sociale. Di fronte a questa decisione, una parte delle opposizioni, in testa il Movimento 5 stelle, ha già annunciano una mobilitazione contro la modifica.
Il governo ha deciso di rivedere al rialzo l’assegno unico per le famiglie con 3 o più figli (finanziato con 610 milioni), che sarà maggiorato del 50% per il primo anno, e di ridurre al 5% l’Iva sui prodotti per l’infanzia e per gli assorbenti, mentre è saltato l’azzeramento sui beni di prima necessità (pane, pasta e latte). Al posto di questa misura, verranno stanziati 500 milioni di euro per dare alle persone con reddito fino a 15mila euro una carta spesa con cui comprare beni essenziali. La carta verrebbe gestita dai Comuni e sarebbe utilizzabile in tutti i punti vendita che aderiscono all’iniziativa.
Novità anche sulla flat tax. Il governo ha deciso che possono beneficiare dell’aliquota unica anche gli autonomi e le partite Iva con fatturato fino a 85mila euro. Finora, il limite previsto era 65mila. Nel testo della manovra, c’è anche lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a mille euro.
Cos’altro è stato deciso
Oltre alla legge di bilancio, all’ordine del giorno c’era anche un decreto legge con “misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti, e di sostegno agli enti territoriali e ai territori delle Marche colpiti da eccezionali eventi meteorologici”. Secondo quanto si apprende, alla Regione dovrebbero arrivare quasi 400 milioni di euro tra la fine di quest’anno e il 2023 e riguarderanno solo i danni causati dall’alluvione del 15 e 16 settembre e non quelli causati dal più recente terremoto.
Previsto anche il riavvio il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, con la riattivazione della società Stretto di Messina spa, in liquidazione dal 2013, visto il rinnovato interesse dell’esecutivo per l’infrastruttura. L’azienda al momento della messa in liquidazione era una partecipata da Rfi, Anas, Regione Calabria e Regione Sicilia.
Per ciò che invece riguarda l’Iva sui carburanti, è stato invece stabilito che dal primo dicembre scenderà da 30.5 a 18.3 lo sconto finora in vigore.
Il commento della premier e del Mef
Al termine dell’incontro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato di una manovra “importante e coraggiosa” a sostegno “dei cittadini, con particolare attenzione ai redditi bassi e alle categorie in difficoltà”. E ha aggiunto: “L’Italia torna a correre“. Mentre il Ministero di Economia e finanza, guidato da Giancarlo Giorgetti, sottolinea un “approccio prudente e realista” che tiene conto della situazione economica internazionale in un’ottica “sostenibile per la finanza pubblica”, con gran parte delle risorse per interventi a sostegno di famiglie e imprese “per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione“. In mattinata è prevista una conferenza stampa durante la quale la premier illustrerà la manovra.
Fonte Agi