Nel 2007 aveva solo 10 anni quando è stato adottato dal Brasile per poi essere riabbandonato cinque giorni dopo. È la storia di un 26enne, che a distanza di anni ha denunciato i genitori adottivi. I due coniugi sono stati condannati.
È stato adottato e abbandonato dopo cinque giorni. Il protagonista di questa storia è un ragazzo brasiliano di 26 anni. A distanza di più di 10 anni i genitori adottivi, originari di Cremona, del ragazzo sono stati condannati a 3 mesi di reclusione e a una provvisionale di 10mila euro per avergli fatto mancare i mezzi di sussistenza e per essersi sottratti agli obblighi di assistenza.
Il 26enne ha denunciato e portato in giudizio i genitori grazie all’aiuto dell’avvocato Gianluca Barbiero, conosciuto in carcere a Modena. La sentenza, emessa nel 2019, è stata confermata dalla Corte d’Appello di Brescia nel 2021, ma la notizia è stata resa nota solo negli ultimi giorni.
L’adozione fallita e la condanna
Nel 2007 i due coniugi cremonesi si erano recati in Brasile per tornare in Italia con una sentenza di adozione del Tribunale di San Paolo. Ma il 4 settembre decisero di abbandonare nuovamente il bambino. Il motivo della decisione sarebbe il fatto che, secondo quanto raccontato dai genitori adottivi, il ragazzo avrebbe puntato un coltello al padre adottivo. Il ragazzo tuttavia rifiutò questa versione e spiegò invece che la madre adottiva lo aveva picchiato con una cintura dopo una lite con il figlio biologico della coppia.
Dopo l’abbandono, il ragazzino è passato da una comunità all’altra e arrivando a Modena, tra il 2016 e il 2017, ha commesso una serie di reati per i quali è stato condannato a un anno di reclusione. In carcere l’incontro con il legale, che lo ha convinto a denunciare la famiglia adottiva e lo ha aiutato. Oggi, scontata la pena, il giovane vive nel Cremonese, dove ha una casa e un lavoro.