Si accorciano i tempi di isolamento per coloro che risultano positivi al coronavirus. Gli asintomatici potranno interrompere la quarantena già dopo cinque giorni in presenza di un test negativo. In caso di positività persistente, invece, l’isolamento durerà al massimo 14 giorni.

Il ministero della Salute ha aggiornato le regole sulla quarantena per le persone positive. Le novità sono contenute in una circolare firmata dal direttore della Prevenzione, Giovanni Rezza, in cui si legge: “Per i casi che sono sempre stati asintomatici oppure sono stati dapprima sintomatici ma risultano asintomatici da almeno 2 giorni, l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni, purché venga effettuato un test, antigenico o molecolare, che risulti negativo, al termine del periodo d’isolamento”. Il documento stabilisce inoltre che, “in caso di positività persistente, si potrà interrompere l’isolamento al termine del 14° giorno dal primo tampone positivo, a prescindere dall’effettuazione del test”.

Il documento non modifica le regole per i contatti stretti. Per queste persone, si specifica, valgono le misure già in vigore, stabilite con la circolare del 30 marzo scorso: autosorveglianza con obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto. E esecuzione di un test antigenico o molecolare in caso di comparsa di sintomi compatibili con il Sars-CoV-2.

Il ministero è intervenuto sulla base di un parere emesso dal Consiglio superiore di sanità. L’arrivo di possibili modifiche era stato anticipato da Roberto Speranza. “Quello che è certo è che se una persona è positiva deve restare a casa, questa è l’indicazione molto netta e chiara. Sul numero dei giorni la valutazione in queste ore viene fatta dal Css”, aveva detto.

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