Ha confessato, dopo 16 ore di interrogatorio, Luca Ricci, operaio cinquantenne, separato e padre di due figli. “Avevo altri debiti”, ha detto.


Ha confessato il figlio degli anziani uccisi in casa a Fano, in provincia di Pesaro-Urbino. Dopo 16 ore di interrogatorio, Luca Ricci, operaio cinquantenne, separato e padre di due figli, è crollato e ha confessato il delitto davanti alla procuratrice Maria Letizia Fucci: “Sì, ho ucciso i miei genitori, avevo altri debiti ma loro non volevano darmi più soldi”. L’uomo è stato fermato nella notte e portato in carcere a Pesaro: dovrà rispondere di duplice omicidio aggravato dalla crudeltà e dal rapporto di parentela. Da una prima sommaria ricostruzione dell’omicidio, l’uomo avrebbe prima strangolato la madre, Luisa Marconi di 70 anni, poi ha raggiunto il padre, Giuseppe Ricci, 75 anni, che ha provato a difendersi e che è stato ammazzato a colpi di martellate in testa.

Inizialmente il figlio ha provato ad allontanare da sé i sospetti degli inquirenti, ma non è stato creduto. La sua posizione si è aggravata con il passare delle ore: prima i tanti “non ricordo”, poi la scoperta dei debiti che aveva maturato e che i suoi genitori avevano garantito vendendo la loro casa all’asta per 60 mila euro.

L’ARTICOLO CONTINUA DOPO LA PUBBLICITÀ

“Mia madre non stava bene, sono sceso a misurale la pressione”. Tutto inizia intorno alle 2 della notte tra domenica e lunedì: Luca Ricci scende nell’appartamento dei genitori e si avvicina alla mamma, in cucina, con la quale ha però una discussione per soldi: “Ne avevo bisogno, mi ha detto basta”. Una risposta decisa, che l’uomo non prende bene: le porta un cordino al collo e stringe fino a ucciderla. Poi va in camera da letto con un martello, che i vigili del fuoco hanno ritrovato in un pozzo nel giardino retrostante l’abitazione: lì c’è suo padre, che nel dormiveglia tenta di difendersi, ma lui lo colpisce ripetutamente in testa. Poi ritorna a casa sua, al piano di sopra, dove c’è anche il figlio diciottenne che dorme. Quando arriveranno i soccorsi, chiamati intorno alle 7.30 proprio dall’omicida, Luca ha provato a negare ogni coinvolgimento e lo farà per 16 ore prima di crollare.

(Fonte Agi)

Source link