La Terza Guerra mondiale “inizierebbe nel momento in cui i carri armati russi arrivassero a Kiev, e quindi ai confini dell’Europa. Fare in modo che non sia così è l’unico modo per fermare la Terza Guerra mondiale”. Questo il monito del ministro della Difesa, Guido Crosetto, in chiusura dei lavori del convegno tenuto oggi pomeriggio a Roma sul tema ‘Prospettive europee per una Difesa comune’.

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Crosetto ha aggiunto che chi dice il contrario “non conosce la storia, il punto limite che molti Paesi della Nato non possono vedere superato. Nessuno ce l’ha con i russi, con il popolo russo, dovremmo cambiare il linguaggio – ha detto ancora – esiste una coalizione internazionale che sta aiutando un Paese aggredito”, e c’è un diritto internazionale da rispettare. L’Europa “ha acquisito la convinzione di doversi muovere all’unisono. Mi auguro e spero – ha sottolineato il titolare della Difesa – che qualcuno si prenda carico di essere la leadership. C’è un’Europa diversa, e i prossimi mesi ci diranno se può diventare qualcosa”. Il percorso per arrivare a una Difesa comune europea “non può essere unico per tutti, qualcuno ci arriverà prima” con le proprie capacità di impresa e politica e militare, “qualcuno dovrà prendersi per primo lo zaino sulle spalle e affrontare sentieri inesplorati. E farlo subito”. 

 

Presto un nuovo decreto sugli aiuti all’Ucraina

La prossima settimana “potrebbe nascere” un nuovo decreto che autorizzi gli aiuti, anche relativi ad approvvigionamenti militari, dell’Italia all’Ucraina, ha poi annunciato Crosetto. Quanto ai tempi operativi, il ministro ha parlato di “qualche settimana”. Il decreto sarebbe il sesto dall’inizio del sostegno italiano, il primo del governo attuale. 

 

Guido Crosetto ha incontrato oggi a Villa Madama il suo omologo francese, Sebastien Lecornu, il quale ha definito in una nota “solidi” i rapporti tra Roma e Parigi nel settore della Difesa “Con lo stesso spirito costruttivo – dice Lecornu nella nota congiunta diffusa dalla Difesa – abbiamo riaffermato la nostra volontà di portare avanti la nostra agenda di sostegno militare all’Ucraina, di proteggere il Mediterraneo dalle nuove minacce e di studiare l’accrescimento delle capacità di produzione comuni per quanto riguarda la difesa terra-aria”.

 

“È importante che Italia e Francia e che le Forze Armate dei nostri Paesi, cooperino progettando quella che sarà la nostra sicurezza del futuro”, a dichiarato da parte sua Crosetto al termine del vertice, “oggi abbiamo affrontato numerosi temi, in primis la sicurezza dei nostri due Paesi partendo dal Fronte Est e quello che sta succedendo e continua a succedere in Ucraina.”Abbiamo parlato anche della sicurezza del Mediterraneo Allargato, del Centro e Nord Africa, della cooperazione in campo militare e industriale e della possibilità di costruire insieme una visione di sicurezza e difesa che abbia il coraggio di pensare non soltanto ai nostri due Paesi e al Mediterraneo Allargato ma al futuro della Difesa Europea”, ha aggiunto il ministro.Il ministro invita a rompere gli indugi sulla Difesa comune europea: “Qualcuno ci arriverà dopo, altri dovranno affrontare subito sentieri inesplorati”. 

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Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa