La IV Commissione (Difesa) della Camera dei deputati ha esaminato il disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e di bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 (C. 643-bis Governo) nelle sedute del 5 e 6 dicembre 2022;
I provvedimenti della Legge di Bilancio che riguardano la Difesa
l’articolo 111 autorizza la spesa di euro 5.726.703 ai fini della proroga, sino al 30 giugno 2023 e con il consenso degli interessati, della durata delle ferme dei medici e degli infermieri militari reclutati con concorso straordinario negli anni 2020 e 2021 nell’ambito delle misure di contrasto e contenimento del diffondersi del virus Covid-19 e in servizio fino alla data del 31 dicembre 2022;
l’articolo 114 istituisce, nello stato di previsione del Ministero della difesa, il fondo per il Centro nazionale di accoglienza degli animali confiscati e sequestrati al fine di consentire a tale organismo di gestire le spese connesse al proprio funzionamento e potenziamento;
l’articolo 129, comma 1, estende anche al 2023 l’autorizzazione di spesa disposta dall’articolo 4, comma 2, del decreto-legge n. 14/2022, finalizzata al potenziamento del contingente di militari dell’Arma dei carabinieri da inviare a protezione degli uffici all’estero maggiormente esposti a seguito dell’aggressione russa all’Ucraina;
l’articolo 154 istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e finanze, il fondo per l’attuazione della strategia nazionale di cybersicurezza destinato a finanziare gli investimenti volti al conseguimento dell’autonomia tecnologica in ambito digitale e l’innalzamento dei livelli dei sistemi informativi nazionali in tale ambito, nonché il Fondo per la gestione della cybersicurezza destinato a finanziare le attività di gestione operativa dei suddetti progetti,
l’articolo 122 autorizza la spesa di 20 milioni nel triennio 2023-2025 per l’aggiornamento e il potenziamento del sistema di risposta al rischio nucleare, biologico, chimico e radiologico-NBCR del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
Le considerazioni dei deputati della 4 commissione difesa
Il disegno di legge di bilancio 2023-2025 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della Difesa, spese finali, in termini di competenza, pari a 27.723,1 milioni di euro nel 2023, a 27.261 milioni nel 2024 e a 27.467,8 milioni nel 2025; rispetto alla legge di bilancio 2022, il disegno di legge di bilancio 2023-2025 espone, dunque, per il Ministero della Difesa, un incremento nelle spese finali nel 2023 pari a 1 miliardo e 770 milioni di euro; in particolare, le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 12,3 milioni di euro, imputabili all’aumento delle spese correnti, mentre la Sezione II incrementa le spese finali di 724 milioni.
Il Fondo per le missioni internazionali contenuto nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze presenta una dotazione di competenza di 1.547,4 milioni di euro per il 2023 e di 276,9 per il 2024 e che una parte consistente dei principali programmi di approvvigionamento dei sistemi d’arma gestiti dalla Difesa grava sullo stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy. In particolare, è interessata la missione «Competitività e sviluppo delle imprese» e, all’interno di essa, principalmente il capitolo 7419 sul quale gravano le spese necessarie alla conduzione del programma di ammodernamento della flotta navale, il capitolo 7420, sul quale sono state impegnate le somme per i programmi Forza NEC 3ª e 4ª fase, M346, T345, HH101Combat SAR 3ª e 4ª fase, il capitolo 7421, per la parte che riguarda principalmente il settore aeronautico, sul quale sono stati assunti impegni per i programmi Forza NEC 1ª e 2ª fase, HH101 Combat SAR 1ª e2ª fase, SI.CO.TE, Eurofighter, Tornado, Elicotteri medi NH90 e il capitolo 7485, con impegni complessivi i programmi FREMM, VBM, FSAF B1NT, Futuro Elicottero esplorazione e scorta EES, Blindo Centauro.;
La commissione ha deliberato favorevolmente con le seguenti osservazioni
I deputati hanno richiesto al Governo di valutare l’opportunità di assicurare le necessarie risorse finanziarie:
per garantire la prosecuzione dell’Operazione «Strade Sicure» anche per il 2024 e 2025, quale concorso delle Forze armate alla tutela del territorio e per la vigilanza a siti e obiettivi sensibili;
per alimentare adeguatamente il fondo istituito dalla legge di bilancio per il 2022 (art. 1, commi 95 e 96, della legge n. 234 del 2021) al fine di consentire gli interventi di perequazione del regime previdenziale degli appartenenti alle Forze Armate, Forze di polizia e Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
per consentire la stipula di apposite polizze assicurative per la tutela legale e a copertura della responsabilità civile verso terzi a favore del personale del Comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico particolarmente esposto al c.d. «rischio professionale»;
per consentire un incremento di maggiori unità di personale militare all’estero presso le Organizzazioni internazionali cui il Paese aderisce;
per aumentare il contingente di ufficiali da collocare in soprannumero rispetto all’organico vigente, al fine di non computare nell’ambito dei volumi organici delle Forze armate e dell’Arma dei carabinieri il personale militare destinato a ricoprire posizioni in altri Dicasteri e amministrazioni dello Stato, atteso che la Difesa effettivamente se ne priva con riflessi sulla funzionalità ed operatività;
per assumere stabilmente il personale medico ed infermieristico militare reclutato in via eccezionale e con ferma temporanea per far fronte all’emergenza COVID-19, anche per non disperdere l’esperienza professionale maturata;
per assicurare l’espletamento dei compiti assegnati ai Reparti Carabinieri Biodiversità attraverso la possibilità di assunzione di personale operaio da adibire alle diverse mansioni tecniche e professionali espletate in tale ambito;
per incrementare la spesa necessaria alla corresponsione dell’indennità di «supercampagna» destinata al personale militare impiegato in comandi, reparti e unità connotati dalla capacità di pronto intervento, in linea con l’evoluzione dello strumento militare;
per valorizzare la capacità strategica ed industriale della Difesa in settori ad alta intensità tecnologica, anche mediante l’Agenzia Industrie Difesa;
per alimentare il NATO Innovation Fund per assicurare la partecipazione dell’Italia alla predetta iniziativa.
Di estendere, infine, il finanziamento disposto dall’art. 122 del provvedimento in esame – relativo al potenziamento del sistema di risposta al rischio nucleare, biologico, chimico e radiologico (NBCR) del Corpo nazionale dei Vigli del Fuoco – anche agli analoghi nuclei operativi delle Forze armate.
Articolo tratto dal Portale di Informazione InfoDifesa