Il produttore e attore Gaetano Di Vaio, 56 anni, vittima di un incidente stradale essendo caduto dalla moto lo scorso 16 maggio a Qualiano, nel Napoletano, è morto. Di Vaio era ricoverato in rianimazione nell’ospedale di Giugliano.
Cinque giorni fa Di Vaio era arrivato in gravi condizioni in ospedale dopo che, per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, aveva perso il controllo dello scooter sul quale viaggiava. L’attore e produttore era finito a terra, riportando serie lesioni, e venendo ricoverato in codice rosso e prognosi riservata.
Un passato da ragazzo di strada, la vita di Di Vaio, originario di Piscinola, quartiere nella periferia nord di Napoli, era considerata una storia di riscatto. Figlio di un custode di scuola e
messo in collegio dai 7 ai 14 anni per le cattive condizioni economiche della famiglia, era stato vittima di soprusi e violenze. Diventa tossicodipendente e finisce per rapina e spaccio da ragazzo in carcere, dove però studia e decide di diventare operatore sociale. Poi la svolta.
Nel 2001, dopo essere uscito dall’istituto di pena nel 1998, entra nella compagnia teatrale di Peppe Lanzetta, e due anni dopo fonda Figli del Bronx, diventata poi casa di produzione cinematografica. Nel 2013 pubblica per Einaudi un libro autobiografico insieme a Giudo Lombardi, scrittore e regista, di cui produrrà ‘La Bas’ Leone del futuro a Venezia.
In carriera, ha raccontato il disagio sociale e la lotta alla criminalità ed era un punto di riferimento per molti giovani cineasti napoletani. Per la maggior parte delle persone, Di Vaio era conosciuto per le sue prime apparizioni nella serie televisiva di Sky “Gomorra”, basata sul bestseller di Roberto Saviano. Nella serie, di cui era anche produttore, interpretava il ruolo di “Baroncino”, un leale membro del clan Savastano di Secondigliano.