Antonio Ciontoli, colpevole dell’omicidio di Marco Vannini, ha perso l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana.
Ciontoli, che al momento si trova in carcere, è stato condannato a maggio 2021 a 14 anni di carcere per l’omicidio dell’allora ventenne Marco Vannini. Con lui sono stati condannati a 9 anni e quattro mesi la moglie ed i due figli Federico e Martina per concorso anomalo in omicidio volontario.
A seguito della sentenza, avvenuta ricordiamolo grazie ad un processo d’Appello vista l’iniziale condanna ad appena 5 anni, ha portato alla revoca dell’onorificenza datagli dal Presidente della Repubblica italiana il 27 dicembre 2008.
Il testo riportato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana:
“Su disposizione del cancelliere dell’Ordine, si comunica che il sig. Antonio Ciontoli è stato privato, ai sensi dell’art. 28 del codice penale e dell’art. 11 del decreto del Presidente della Repubblica 13 maggio 1952, n.458, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica italiana”.
Vannini venne ucciso per un colpo d’arma da fuoco nella notte tra il 17 ed il 18 maggio 2015 mentre si trovava a casa di Ciontoli, padre di Martina che all’epoca dei fatti era la fidanzata della vittima.
Il colpo partì da Antonio Ciontoli e sia lui che la famiglia chiamarono i soccorsi solo quando ormai per il ragazzo non c’era più nulla da fare.
La lunga battaglia legale dei genitori del ragazzo portò Ciontoli ad una prima condanna di appena 5 anni, ritenuta quasi uno schiaffo in faccia visto il delitto. Solo con l’Appello i legali dei Vannini sono riusciti ad ottenere una condanna a 14 anni per lui e 9 per il resto della famiglia.
Una mezza vittoria visto che la morte di un giovane con tutta la vita davanti non può essere misurata in appena 14 anni.